Link: https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/migranti-inquietudine-e-disagio-225794.html
Sirio 09 - 15 dicembre 2024
Share

Documento

Migranti, inquietudine e disagio

Il testo, firmato dal Consiglio pastorale diocesano con l’Arcivescovo mons. Mario Delpini, esprime grande preoccupazione per le vicende di queste ultime settimane. «Vorremmo che nessuno rimanga indifferente, che nessuno dorma tranquillo, che nessuno si sottragga a una preghiera, che nessuno declini le sue responsabilità»

9 Luglio 2018

Nella sessione del Consiglio Pastorale Diocesano, riunito per svolgere il ruolo di assemblea sinodale per il Sinodo Minore “La chiesa dalle genti. Responsabilità e prospettive”, è emerso un condiviso disagio per vicende su cui la cronaca quotidiana attira l’attenzione e suscita emozioni e reazioni in tutti gli italiani.

Che cosa sta succedendo nel Mediterraneo, in Italia e in Europa? I cristiani che sono cittadini italiani vorrebbero sapere, vorrebbero capire. Può bastare un titolo di giornale per leggere una situazione? Può bastare uno slogan per giustificare una decisione? Pensiamo di aver diritto a una informazione comprensibile, pacata, argomentata.

Quello che succede, nel Mediterraneo, in Italia e in Europa può lasciare indifferenti i cristiani? Possono i cristiani stare tranquilli e ignorare i drammi che si svolgono sotto i loro occhi? Possono coloro che partecipano alla Messa della domenica essere muti e sordi di fronte al dramma di tanti poveri, che sono, per i discepoli del Signore, fratelli e sorelle? Gli innumerevoli gesti di solidarietà, la straordinaria generosità delle nostre comunità può consentire di «avere la coscienza a posto» mentre intorno a noi c’è gente che soffre troppo, che fa troppa fatica, che paga a troppo caro prezzo una speranza di libertà e di benessere?

Di fronte al fenomeno tanto complesso della mobilità umana, delle migrazioni, delle tragedie che convincono ad affrontare qualsiasi pericolo e sofferenza pur di scappare dal proprio paese, la comunità internazionale, l’Europa, l’Italia possono rassegnarsi all’impotenza, a interventi maldestri, a logorarsi in discussioni e contenziosi, mentre uomini e donne, bambini e bambine muoiono in mare, vittime di mercanti di esseri umani?
I governanti che i cittadini italiani hanno eletto possono sottrarsi al compito di spiegare quello che stanno facendo, di argomentare di fronte ai cittadini il loro progetto politico, che onori la Costituzione, la tradizione del popolo italiano, i sentimenti della nostra gente?

Ecco: il Consiglio Pastorale Diocesano insieme con il Vescovo vuole condividere il disagio che prova, le domande che sorgono, l’urgenza di interventi, iniziative, parole che dicano speranze di futuro e passi di civiltà.
Vorremmo che nessuno rimanga indifferente, che nessuno dorma tranquillo, che nessuno si sottragga a una preghiera, che nessuno declini le sue responsabilità.

Il consiglio pastorale diocesano con l’Arcivescovo mons. Mario Delpini
Triuggio, 24 Giugno 2018

Leggi anche

Milano
corridoiumanitari-galantino-4-755×491

Ventuno profughi eritrei accolti nelle parrocchie ambrosiane

Sono giunti in Italia grazie ai corridoi umanitari Cei - Governo. Le comunità che li ospiteranno - una per ogni Zona pastorale - programmeranno percorsi di inserimento sociale. Il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti: «Un modo diverso e profetico di fare accoglienza e integrazione»

di Francesco CHIAVARINI

Migrazioni
hotspot-rifugiati

Hotspot europei in Africa? «Interessante, ma non cessiamo di salvare vite nel Mediterraneo»

Aprire centri per la richiesta d'asilo vicino ai Paesi d’origine: questa la proposta del ministro degli Esteri Moavero Milanesi. Pedroni (Somaschi): «Spesso a provocare l’esodo è lo sfruttamento operato proprio dall’Europa». Gualzetti (Caritas): «Per sconfiggere il traffico di esseri umani bisogna riaprire i flussi con numeri certi». Pasta (Sant’Egidio): «Prevedere vie d'accesso legali per i migranti economici»

di Claudio URBANO

Esperienza
Enrico Maestri, coordinatore dell’accoglienza in famiglia per Farsi prossimo all’interno della rete Sprar

«Rifugiato in famiglia», aprire le porte anche contro la paura

Va al di là dei numeri il successo della sperimentazione voluta nel 2016 dal Comune di Milano e gestita dalla cooperativa Farsi Prossimo: a breve lo Sprar definirà le linee-guida per estenderla a livello nazionale. Enrico Maestri, coordinatore del progetto: «Tutte le famiglie ospitanti testimoniano come sia stato più semplice di quanto immaginassero»

Triuggio
il_consiglio Cropped

Il volto della Chiesa dalle genti deve nascere da una rinnovata conversione al primato del Vangelo

Nel Consiglio pastorale diocesano intenso confronto a partire dallo strumento di lavoro ed elaborazione di proposte

di Valentina Soncini