Fino a qualche anno fa, prima dei Vespri di Sant’Ambrogio e del Discorso alla città, era tradizionale l’incontro tra l’Arcivescovo di Milano e le famiglie immigrate dal Sud Italia. A volere questa iniziativa fu, alla fine degli anni Cinquanta, l’arcivescovo Montini, che intendeva sottolineare la presenza dei «nuovi milanesi», allora provenienti dalle regioni italiane di tradizionale emigrazione.
Dal 2014 questa tradizione è stata rinnovata, perché il cardinale Scola ha deciso di rivolgersi ai «nuovi milanesi» di oggi, i migranti da Paesi stranieri: un gesto di benvenuto, un’attenzione specifica agli ultimi arrivati.
Si tratta di un semplice momento di preghiera, con uno scambio di auguri e di doni, a cui generalmente partecipa un centinaio di persone in rappresentanza delle varie comunità presenti a Milano»: latino-americani, filippini, polacchi, albanesi, rumeni, francesi, tedeschi, ucraini, cinesi, coreani, eritrei, africani, maroniti, sri-lankesi.