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15 aprile

Le città festeggiano la famiglia

In molte località della Diocesi già fervono i preparativi per un momento di riflessione, condivisione, ma anche di gioco e di preghiera aperto a tutti

di Cristina CONTI

25 Marzo 2012

Una festa cittadina dedicata alla famiglia. Si svolgerà il 15 aprile, data indicata dall’agenda diocesana, e nelle città della Diocesi già fervono i preparativi. Un momento di riflessione, condivisione, ma anche di gioco e di preghiera aperto a tutti.

A Lecco, per esempio, la festa sarà nel centro cittadino: nelle vie, strade e piazze in cui le persone si trovano abitualmente. L’accoglienza inizierà però già dal 14. «Tutti fanno parte di una famiglia: i figli, i genitori, chi ne ha creata una da tempo, chi sta per farlo – spiegano gli organizzatori -. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di rendere tutti partecipi dell’importanza che questo istituto ha oggi nella società. È un momento al di fuori delle strutture oratoriali che punta a coinvolgere tutti. Anche chi non frequenta». A tutti i partecipanti verrà dato un badge e una cartina con tutti gli appuntamenti nei diversi punti della città. Ci saranno poi momenti di animazione: dalla gimcana con le biciclette, fino ai laboratori artistici, in cui i bambini disegneranno su fogli di acetato la propria famiglia. Si potrà assistere anche alla proiezione delle videocatechesi sul tema del lavoro. E le famiglie potranno fare una foto professionale che le ritrae al completo. Una visita guidata di carattere storico artistico per le vie della città, stand con materiale informativo delle associazioni presenti sul territorio ed esibizioni di gruppi musicali completeranno il programma della giornata, che si concluderà con la celebrazione della Santa Messa da parte di monsignor Bruno Molinari, vicario episcopale di Lecco.

A Gallarate, invece, parteciperanno alla festa tutte le 36 parrocchie del decanato da Lonate Pozzolo fino ad Albizzate e da Cassano Magnago fino a Besnate. «L’intenzione di proporla a livello decanale nasce da un confronto durante i periodici incontri con i preti del decanato e del Consiglio Pastorale Decanale del mese di Febbraio», spiega Luca Redaschi di Gallarate. L’inizio è previsto alle 15 e saranno coinvolte piazza Libertà, via Verdi, zona chiesa di S. Pietro/Crocetta e corso Italia, dove si troveranno stand e bancarelle dedicati ad associazioni, movimenti e iniziative per le famiglie: come il Banco Alimentare, il Consultorio Decanale, il Centro di Assistenza alla Vita, le realtà legate alle adozioni di minori, la Caritas. Sempre nel pomeriggio ci sarà intrattenimento per bambini, ragazzi e famiglie. Alle 18.30 la S. Messa in Basilica vedrà la presenza di tutti i sacerdoti della città, delle autorità e delle realtà cristiane ecumeniche e non italiane. Il lancio di palloncini colorati e una cena a base di risotto, realizzata dalla Pro Loco di Gallarate, concluderanno la giornata.

A Gerenzano (Va) la festa si svolgerà al Palazzetto dello Sport domenica prossima. «L’obiettivo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare e promuovere l’accoglienza delle famiglie», spiega Sandro Imparato, presidente del Centro culturale San Pietro e Paolo di Gerenzano. «Ma è anche e soprattutto un momento per incontrarsi, stare insieme e condividere la festa: una tappa importante che segna il percorso che ogni parrocchia ha svolto nel corso dell’anno e che avrà il suo compimento nell’incontro internazionale di maggio-giugno». Per l’occasione, ci sarà un’unica messa alle 10.30, un pic nic insieme alle 12.30, alle 14 inizieranno i giochi e alle 16.30, dopo la preghiera comunitaria, ci sarà la merenda.

Sabato 14, invece, dalle 10 alle 19 l’appuntamento è a Cesano Boscone (Mi). Nella zona pedonale del centro storico, dal cinema Cristallo a Villa Marazzi, per tutto l’arco della giornata le realtà che si occupano di progetti per le famiglie saranno presenti con stand e materiali informativi, per presentare i loro servizi e attività. Presso l’oratorio San Giovanni Battista, nell’omonima piazza, sarà poi possibile visitare la mostra a cura delle scuole e dei gruppi di catechismo che hanno partecipato al concorso diocesano «Racconta Family». Alle 10.30 è prevista l’inaugurazione e a seguire la festa con i ragazzi. A partire dalle 11 in piazza San Giovanni Battista sarà allestito anche un punto ristoro per il pranzo con un menu a misura di famiglia. Nel pomeriggio, a partire dalle 14, ci sarà l’inizio delle attività per i bambini in Villa Marazzi (via Dante Alighieri 47), cui seguirà alle 16.30 la merenda. Mentre i bambini si divertono con gli animatori professionisti con giochi e performance, i genitori e gli adulti che lo desiderano potranno, invece, partecipare al convegno alle 16.30 presso la Sala delle Carrozze (sempre in Villa Marazzi) con Cesare Palombi, referente di Carovana per la Famiglia, e Lilia Di Giuseppe, assessore ai servizi sociali e vicesindaco di Cesano Boscone: si parlerà di welfare familiare e di buone prassi. E al termine, nel cortile della villa, sarà possibile gustare un aperitivo, con l’intrattenimento di una band musicale.

A Busto Arsizio (Va), invece, la festa si terrà domenica. Dalle 10 alle 12.30, negli spazi del Museo tessile (via Volta 6/8), si svolgerà l’incontro con la Carovana per la Famiglia, un progetto nato dall’Associazione nazionale famiglie numerose, dall’Associazione di solidarietà familiare "Spazio Famiglia" dell’Azione Cattolica e dalle Acli Lombardia, per diffondere sul territorio l’idea che la famiglia è una risorsa e un bene per la comunità e soprattutto cercare di collaborare attivamente ai Tavoli dove si decidono e si programmano le politiche a favore dei nuclei familiari, anche in sede locale. Nel pomeriggio, dalle 15, giochi per tutti e uno spazio per i più piccoli. Alle 18, il decano monsignor Franco Agnesi, insieme ai sacerdoti della città, celebrerà la Messa nella chiesa di San Michele. Ad accompagnare la funzione ci saranno i canti liturgici del coro Soulgift, composto da Maestri di Musica della scuola Nuova Busto Musica, con tre voci femminili e due maschili accompagnati da pianoforte, sax, batteria, basso, chitarra e diretti da Ornella Gobbi. Dopo la Messa, la serata si concluderà con un concerto di canto Gospel.

La festa delle famiglie nelle parrocchie di Paderno Dugnano e Varedo inizierà, invece, alle 20.45 di sabato 14 aprile con un incontro nel salone «Monsignor Buzzi» (via De Marchi, a Paderno) sul tema «Una scelta di vita», su iniziativa dell’Azione Cattolica decanale, e che vedrà la partecipazione di Gianna Emanuela Molla, figlia di santa Gianna Beretta Molla. Domenica 15 inoltre dalle 11 alle 18 presso il parco Cava Nord di Paderno Dugnano ci saranno gli stand di alcune associazioni di volontariato e un Infopoint dedicato al «Family 2012». Alle 12 la Messa sarà presieduta dal vescovo Angelo Mascheroni e si terrà all’anfiteatro. Seguirà, al termine della celebrazione, il pranzo al sacco e un momento di gioco dedicato alle famiglie. A partire dalle 15.30 infine si esibiranno alcuni gruppi musicali.

A Melegnano e Vizzolo Predabissi – dove le comunità parrocchiali hanno già trovato oltre 40 famiglie disponibili ad accogliere pellegrini, senza dimenticare gli spazi che verranno offerti all’interno degli stessi ambienti parrocchiali – tra il 14 e il 15 Aprile si svolgeranno un Open Day nell’Ospedale di Vizzolo Predabissi sul tema del rapporto lavoro-famiglia e una Festa in piazza per tutte le famiglie. Nell’ambito dell’Open day, sabato 14 aprile, presso l’Aula Magna dell’Ospedale, dalle 9.30 alle 12.30 un convegno illustrerà la relazione tra lavoro e famiglia attraverso testimonianze e interventi di esperti. Domenica 15 la Festa si svolgerà a Melegnano in Piazza della Vittoria, all’ombra del Castello Mediceo: l’inizio è previsto per le 14.30; dalle 15 le famiglie saranno impegnate con alcuni giochi proposti dagli animatori degli oratori; alle 17.30, poi, ci sarà la Santa Messa, concelebrata in piazza dai sacerdoti del Decanato di Melegnano e presieduta da monsignor Erminio De Scalzi, vicario episcopale e delegato per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie (in caso di maltempo la Festa e la Messa si terranno nella Parrocchia di San Gaetano).

Momento esemplare là dove si vive

«La proposta delle feste cittadine potrà documentare il riconoscimento di quella “sovranità della famiglia” (Giovanni Paolo II, Lettera alle famiglie 17) decisiva per l’edificazione della vita buona personale e comunitaria. La festa, manifestazione privilegiata del gratuito, nasce sempre come espressione di un dono ricevuto, cioè come gratitudine». Così ha scritto il cardinale Scola nella Lettera ai fedeli ambrosiani all’inizio dell’anno pastorale.

Nell’Agenda allegata si concretizza questa proposta. «In preparazione all’Incontro mondiale, si propone di celebrare una giornata di festa esemplare là dove viviamo, negli spazi in cui abitiamo, nell’ambito delle nostre città. È un invito che deve nascere dalle comunità cristiane, non rivolto però solo al loro interno. I cristiani abitano, vivono le città. Ai cristiani stanno a cuore tutti i cittadini, per la considerazione che hanno verso tutti e perché ne condividono fatiche e speranze, problemi e soluzioni. Vogliono ascoltare tutti. Da tutti desiderano imparare».

Ecco alcuni suggerimenti operativi: «In ogni Zona pastorale siano garantiti alcuni luoghi significativi nei quali celebrare la festa. Nella sua programmazione e realizzazione siano coinvolti il più possibile le aggregazioni e i soggetti rappresentativi del territorio, anche per testimoniare una vera condivisione. Per quanto possibile, la festa sia organizzata, per tutti, nella stessa data: il 15 aprile, prima domenica dopo la Pasqua. Ciò permette di creare sintonia e di coinvolgere, almeno mediaticamente, coloro che non potessero prendervi parte. Naturalmente, il cuore della giornata sarà la celebrazione dell’Eucaristia. Proponiamo per questo una celebrazione significativa per l’intera città, magari in un luogo pubblico, con la presenza di tutti i sacerdoti, delle autorità e delle realtà cristiane ecumeniche e non italiane. Nel progettare la festa, si punti a un nucleo centrale capace di suscitare un’attenzione diffusa agli elementi caratteristici di Milano 2012, e cioè, primo tra tutti, l’accoglienza».