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8 febbraio

L’Arcivescovo incontra
il clero della Zona VII

Appuntamento venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, presso il Teatro San Marco di Cologno Monzese. Il Vicario monsignor Carnevali riferisce dell’ultimo incontro svoltosi nella Zona VI

di Nino PISCHETOLA

31 Gennaio 2013

Nell’ultima lettera pastorale Alla scoperta del Dio vicino, l’Arcivescovo così si esprimeva: «L’Anno della fede è occasione per rinnovare la grazia del Sacramento dell’Ordine e della propria consacrazione. Proprio a coloro che devono prendersi cura della fede degli altri raccomando momenti di condivisione e di riflessione sulla cura della propria fede».

Accogliendo queste indicazioni, i presbiteri, i religiosi, i diaconi in questi mesi si incontrano con il cardinale Angelo Scola per riflettere insieme sul tema “La fede dei ministri ordinati e le sue tentazioni”. Dopo Milano (Zona pastorale I), Venegono (Zona II, Varese), Eupilio (Zona III, Lecco), Rho (Zona IV, Rho), Seveso (Zona V, Monza), San Donato Milanese (Zona VI, Melegnano), è in programma l’incontro dell’Arcivescovo con i presbiteri, i religiosi e i diaconi della Zona pastorale VII (Sesto San Giovanni). Si terrà venerdì 8 febbraio, dalle 9.30 alle 12.30 a Cologno Monzese presso il Teatro S. Marco (via S. Marco).

Iiniziando con la recita dell’ora media, il Cardinale inviterà tutti a un incontro di “condivisione” sul tema indicato. Dopo i primi interventi già “sollecitati” tutti potranno intervenire (a esaurimento del tempo a disposizione) parlando della propria esperienza di prete. L’Arcivescovo risponderà come è suo solito. Sarà favorita anche la presenza dei preti anziani attraverso passaggi in auto.

Il 15 gennaio scorso si è invece tenuto a San Donato Milanese, l’incontro con il clero della Zona pastorale VI, Melegnano). «Molti sono stati gli interventi in ordine al tema della fede del prete – riferisce il vicario episcopale monsignor Franco Carnevali – che hanno messo in evidenza alcune esperienze positive, altre problematiche e qualche interrogativo. Sia nei tre interventi preparati, di un parroco, un responsabile di Comunità pastorale e un vicario parrocchiale che si occupa della pastorale giovanile, come in altri che sono seguiti è emerso che proprio all’interno delle varie realtà si può realizzare la vita del prete. Soprattutto è emersa la necessità di una relazione tra i preti impedita a volte dagli eccessivi impegni. Si avverte, in questo senso, il bisogno di ordinare la propria vita di prete. L’Arcivescovo ha ascoltato – ricorda ancora monsignor Carnevali – ed è poi intervenuto riprendendo i vari aspetti della vita quotidiana del prete e le attenzioni da avere. Ha sottolineato il valore della carità intellettuale e ha invitato a servire il fratello anche preparandosi culturalmente e trasmettendo risposte appropriate agli interrogativi della gente».