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8 dicembre

«L’Ac? Un’associazione
di fedeli in cammino»

Domenica la Giornata dell’adesione. In Diocesi numerosi gruppi parrocchiali e decanali, neonati come a Baggio, oppure radicati come a Busto Arsizio. Parla la presidente diocesana Valentina Soncini

di Marta VALAGUSSA

1 Dicembre 2013

Domenica 8 dicembre è la Giornata dell’adesione di Azione Cattolica, una realtà molto ben radicata nel territorio. Lo dimostrano i numerosi gruppi parrocchiali e decanali sparsi in tutta la diocesi.

A Milano, in particolare nel Decanato Baggio, l’Azione Cattolica sta nascendo proprio in questo periodo. Andrea Muto, responsabile Ac nella parrocchia della Madonna dei Poveri, ci racconta le origini di questo gruppo. «Il tutto è nato due anni fa quando, a causa di un infortunio, mi sono recato a Nola, mia città natale. Lì ho frequentato la mia parrocchia, dove l’Azione Cattolica vanta un’antica tradizione. Ho incontrato Simona, moglie di Franco Miano, presidente nazionale di Ac. E così ho deciso di far nascere un gruppo di Azione Cattolica anche a Milano, dove vivo dal 2002. Una volta tornato a casa, ho condiviso questo entusiasmo con diversi laici, con cui formiamo il coro della parrocchia. Sentivamo l’esigenza di condividere esperienze di fede diverse. Inizialmente abbiamo incontrato numerose difficoltà nel far accettare la presenza dell’Azione Cattolica in parrocchia. Ma il parroco ha visto la nostra determinazione e ha constatato le forti motivazioni che ci spingevano. Da gennaio a maggio gli incontri si sono svolti a cadenza mensile, ma da settembre in avanti abbiamo deciso di vederci due volte al mese. I soci finora sono sei, ma il gruppo è formato da dodici persone. L’8 dicembre, in occasione della Giornata dell’adesione, durante la Santa Messa consegneremo le tessere, per coinvolgere anche la comunità e far conoscere l’Ac a tutti».

Una realtà in cui invece l’Azione Cattolica è presente da tempo è quella di Busto Arsizio, dove, come racconta la presidente uscente Silvana Giuffrè, «in questi anni il gruppo degli adulti si è molto consolidato. L’Azione Cattolica ci ha spinto a non abbandonarci alle problematiche della nostra epoca, ma a guardare oltre, fissando lo sguardo verso il Padre. Con le nuove cariche, che entreranno in vigore dopo l’assemblea dell’8 dicembre, stiamo cercando di allargare gli orizzonti, lavorando soprattutto con i giovani insieme ad altri Decanati. Sono convinta che i nuovi responsabili, che saranno eletti per i prossimi tre anni, lavoreranno bene e sapranno coinvolgere tutte le fasce d’età: lo Spirito Santo agisce».

Il percorso di rinnovo triennale attraverso l’iter assembleare è un tema che sta molto a cuore anche alla presidente diocesana di Azione Cattolica, Valentina Soncini, che sostiene infatti come tale percorso, a livello locale e diocesano, sia «una occasione significativa di analisi della situazione e di monitoraggio del vissuto associativo nella nostra diocesi. Avendo fatto la scelta di curarci del territorio, questo è il momento più delicato di attenzione, poiché si va a incontrare ogni realtà, ogni socio, sollecitandone una presenza attiva e vivace anche nella forma di assunzione di responsabilità nei modi più diversi».

Assumersi responsabilità oggi è tutt’altro che semplice, ma diversi laici decidono di ricoprire ruoli anche in una realtà come quella dell’Azione Cattolica. Questo però «necessita di cura, energia, formazione, motivazioni che, come soci, mettiamo a disposizione nell’edificazione della nostra Chiesa locale- prosegue Valentina Soncini -. Il nostro impegno non è mai fine a se stesso, non si ferma in associazione, ma è un camminare con impegno per favorire dinamiche positive, comunionali e missionarie dentro ogni realtà ecclesiale e civile. La realtà diocesana permette di avere un punto di vista alto e globale. Certamente si colgono tanti segni problematici tipici di questo nostro tempo, eppure c’è sempre da stupirsi per la non ovvia disponibilità di chi, ancora una volta, o per la prima volta, si presenta per ripartire ancora. È il miracolo di una fede che converte il cuore e mette in movimento».

Momento di condivisione

L’inizio di un anno associativo per l’Azione Cattolica coincide con l’esigenza di fare il punto sulla situazione delle adesioni. Ma non come un fatto meramente burocratico. La Giornata dell’adesione dell’Azione Cattolica è la cartina tornasole della qualità della vita associativa a livello parrocchiale e diocesano. È opportuno quindi approfittare della giornata dell’8 dicembre per verificare, cioè rendere vero, tutto il cammino fatto fin qui e i numerosi progetti per il futuro. Domenica prossima centinaia di parrocchie organizzeranno a diversi livelli la celebrazione della Giornata: la Santa Messa, una festa di condivisione, un incontro di preghiera, iniziative e proposte nelle realtà locali. Ma dietro tutto questo, cosa c’è? Un gruppo di laici che decidono di vivere la propria fede in modo associativo, all’interno dell’Azione Cattolica, in cui ciascuno trova fratelli e sorelle con cui condividere la vita, ma deve dire personalmente il proprio sì a Gesù. Ecco perché è importante aderire. Non ci si può nascondere nella massa: occorre uscire con la propria individualità, ma sostenuti dal gruppo, per gridare il proprio “ci sto”.