«La missione scaturisce dalla gratitudine per il dono che il Signore fa di Sé al suo popolo e a tutta l’umanità. La professione della nostra fede per le vie della città vuole dire a tutti la nostra decisione di percorrere le vie dell’umano fino nelle periferie più lontane, per seminare la gioia del Vangelo nel “campo che è il mondo”». Così scrive il cardinale Angelo Scola nella lettera pastorale Il campo è il mondo per presentare la giornata dedicata alla venerazione pubblica della reliquia del Santo Chiodo con la «Professio Fidei», appuntamento centrale nell’anno pastorale che si svolgerà giovedì 8 maggio a Milano.
Quel giorno, nel pomeriggio, l’Arcivescovo porterà in processione il Santo Chiodo visitando e ascoltando quattro diverse realtà della città: il mondo della sofferenza alla Mangiagalli; quello della cultura alla Triennale; dell’economia e dell’imprenditoria nella nuova piazza davanti al grattacielo della Unicredit; infine la quarta tappa sarà alla parrocchia di San Giuseppe dei morenti dove il Cardinale con il Santo Chiodo incontrerà i migranti. Alle ore 21, in piazza Duomo, ci sarà il momento conclusivo della giornata dedicata alla «Professio Fidei», rivolto a tutti, con lo «spettacolo» della Croce ritmato dalla Passione secondo Luca, con interventi di protagonisti del mondo culturale e artistico alla presenza del cardinale Scola, che al termine presiederà la professione pubblica della fede con la Croce di San Carlo.
Verso l’avvenimento di Milano la Zona pastorale VI (Melegnano) organizza tra la fine di marzo e gli inizi di aprile quattro incontri di preparazione. «Saranno ospitati in quattro luoghi diversi – anticipa il Vicario episcopale, monsignor Franco Carnevali -. In un’azienda dell’area industriale di Peschiera Borromeo e San Donato Milanese parleremo di economia. L’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone ci ospiterà per riflettere sulla malattia e l’handicap. Poi andremo dai Salesiani di Treviglio per una serata culturale. Invece, a Ponte Sesto, dove ha sede una casa di accoglienza per stranieri, tratteremo il tema dell’immigrazione».
Sarà dunque un’occasione per «vivere anche a livello zonale quanto viene proposto a livello diocesano – continua monsignor Carnevali -, cercando di coinvolgere realtà vive sul territorio, farle conoscere e stimolare una riflessione sugli argomenti che saranno poi al centro l’8 maggio a Milano». Ogni incontro in Zona VI sarà aperto da una relazione introduttiva, seguiranno poi delle testimonianze e in conclusione si terrà la presentazione del significato e del programma della «Professio fidei» voluta dall’Arcivescovo. «Si tratta di un vero e proprio invito a partecipare all’evento diocesano – sottolinea il Vicario episcopale – per portare a compimento il cammino iniziato in Zona, così questo nostro “mondo” si ritroverà a Milano con altri “mondi” a riflettere insieme attorno alla croce».