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21 ottobre

“La notte di Nicodemo”

La Pastorale universitaria organizza una Veglia per tutti i giovani studenti, anche fuori sede e residentei nei collegi

13 Ottobre 2015

Mercoledì 21 ottobre alle 20.45, presso la chiesa di San Fedele (piazza San Fedele 4, Milano), la Pastorale universitaria diocesana organizza una veglia “La notte di Nicodemo”. La Chiesa ambrosiana con i suoi pastori, i giovani studenti e i docenti accoglie coloro che iniziano il percorso universitario, in particolare quelli fuori sede e residenti nei collegi.

Milano è sempre più città universitaria: a fronte di un calo generale degli iscritti agli atenei italiani, il capoluogo lombardo – e in genere il nord – vede un significativo aumento degli immatricolati. Milano quest’anno ha preso atto di una rilevante crescita degli studenti fuori sede, sia provenienti dal sud Italia sia dall’estero, soprattutto dai paesi dell’Est e dalla Cina.

La veglia introduce in una nuova famiglia cristiana con relazioni da creare e una nuova appartenenza da vivere. Come Nicodemo i giovani si mettiamo alla ricerca di Gesù perché dall’incontro con Lui possa nascere una vita nuova.

«Il desiderio e l’augurio – dice don Bortolo Uberti, cappellano dell’Università Statale di Milano – sono che da questa veglia i giovani universitari possano sperimentare la maternità della Chiesa ambrosiana attraverso persone e iniziative che li aiutino a crescere nella vita spirituale»

La figura evangelica che accompagna la veglia è il cosiddetto “Buon ladrone” che sulla croce invoca Gesù perché si ricordi di lui nel suo regno. Attraverso il testo biblico di Luca (Lc 23,33-43 e alcuni particolari artistici della chiesa di San Fedele, continua don Uberti, «i giovani percorreranno un viaggio che conduce a scoprire la bellezza (e il privilegio) dello studio e degli anni universitari. Un viaggio che passa attraverso le tappe dell’incontro con la misericordia di Dio che raccoglie le nostre paure, cura le nostre ferite e orienta le nostre scelte; e poi ancora la tappe del cammino con gli altri, dentro relazioni sincere, capaci di vincere le solitudini e di far crescere integralmente la persona nel suo progetto di vita».
«La chiesa di San Fedele, nella quale pregava Alessandro Manzoni, – conclude il cappellano – accoglie fraternamente gli studenti e prega per loro, affinché in questo nuovo anno accademico possano raggiungere gli obiettivi programmati».