«La gioia dell’amore»: questo il titolo dell’incontro tra l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, e i giovani che si preparano alla celebrazione del matrimonio, in programma sabato 6 maggio, alle 15.30, alla Casa Cardinal Schuster (via Sant’Antonio 5, Milano – info tel. 02.8556263)
«Il Servizio per la Famiglia della Diocesi, anche quest’anno, raduna coloro che celebreranno o hanno celebrato da poco il sacramento del matrimonio. È questa una occasione per ascoltare la parola del nostro Vescovo e dialogare con lui», spiegano Michela e Luigi Magni e don Luciano Andriolo, responsabili del Servizio diocesano. «A un anno dalla pubblicazione dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia – aggiungono – diventa importante riflettere su quanto papa Francesco ha scritto per aiutare le coppie che si preparano al matrimonio e le famiglie a vivere la gioia dell’amore. Un amore incarnato nell’Amore di Gesù, un amore indissolubile, un amore per sempre». «Nulla è più meritevole di contemplazione e al tempo stesso bisognoso di cura, delle gioie di un amore da condividere e coltivare per tutta una vita», concludono i responsabili del Servizio.
Nell’incontro dello scorso l’anno l’Arcivescovo aveva sottolineato: «La realtà di tutti i giorni è un tessuto con una trama di circostanze e di rapporti il cui ordito è preparato dalla Provvidenza, perché Dio ci parla e ci chiama attraverso questa trama. La vita è vocazione e il matrimonio è l’espressione veramente più comune e potente di cosa sia l’amore. È il fattore che permette di realizzare il desiderio di felicità che ognuno ha nel cuore, come testimonia fase, pur ambivalente, dell’innamoramento». Con una indicazione precisa: «Se si è sinceri nell’innamoramento si aggiunge necessariamente il per sempre. Nessuno può evitare questo passaggio e questo significa che la dimensione della fedeltà e dell’indissolubilità del matrimonio fa parte del desiderio di amore che ciascuno ha, anche se tutto sembra contraddire questo dato». E un consiglio «Non fate l’errore di chiudervi… È fondamentale l’appartenenza solida a un’amicizia cristiana, che genera uno stile di rapporto basato su Cristo stesso, che è il garante, carico di amore, del destino della coppia e della famiglia in cui i figli sono un surplus di amore. Non abbiate paura, perché nella Chiesa c’è spazio per tutti, certo, a talune condizioni. Affrontate tutti i problemi quotidiani alla luce non del pensiero dominante, ma di quello di Cristo. Avete il grande compito di costruire famiglie che siano chiese domestiche».