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6 maggio

La gioia dell’amore, Scola incontra i fidanzati

Per i giovani che si preparano alla celebrazione del matrimonio appuntamento con l’Arcivescovo alle 15.30 alla Casa Cardinal Schuster di Milano

13 Maggio 2017
due giovani fidanzati seduti su una panchina fuori di casa. amore, fidanzamento, gioventù.

«La gioia dell’amore»: questo il titolo dell’incontro tra l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, e i giovani che si preparano alla celebrazione del matrimonio, in programma sabato 6 maggio, alle 15.30, alla Casa Cardinal Schuster (via Sant’Antonio 5, Milano – info tel. 02.8556263)

«Il Servizio per la Famiglia della Diocesi, anche quest’anno, raduna coloro che celebreranno o hanno celebrato da poco il sacramento del matrimonio. È questa una occasione per ascoltare la parola del nostro Vescovo e dialogare con lui», spiegano Michela e Luigi Magni e don Luciano Andriolo, responsabili del Servizio diocesano. «A un anno dalla pubblicazione dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia – aggiungono – diventa importante riflettere su quanto papa Francesco ha scritto per aiutare le coppie che si preparano al matrimonio e le famiglie a vivere la gioia dell’amore. Un amore incarnato nell’Amore di Gesù, un amore indissolubile, un amore per sempre». «Nulla è più meritevole di contemplazione e al tempo stesso bisognoso di cura, delle gioie di un amore da condividere e coltivare per tutta una vita», concludono i responsabili del Servizio.

Nell’incontro dello scorso l’anno l’Arcivescovo aveva sottolineato: «La realtà di tutti i giorni è un tessuto con una trama di circostanze e di rapporti il cui ordito è preparato dalla Provvidenza, perché Dio ci parla e ci chiama attraverso questa trama. La vita è vocazione e il matrimonio è l’espressione veramente più comune e potente di cosa sia l’amore. È il fattore che permette di realizzare il desiderio di felicità che ognuno ha nel cuore, come testimonia fase, pur ambivalente, dell’innamoramento». Con una indicazione precisa: «Se si è sinceri nell’innamoramento si aggiunge necessariamente il per sempre. Nessuno può evitare questo passaggio e questo significa che la dimensione della fedeltà e dell’indissolubilità del matrimonio fa parte del desiderio di amore che ciascuno ha, anche se tutto sembra contraddire questo dato». E un consiglio «Non fate l’errore di chiudervi… È fondamentale l’appartenenza solida a un’amicizia cristiana, che genera uno stile di rapporto basato su Cristo stesso, che è il garante, carico di amore, del destino della coppia e della famiglia in cui i figli sono un surplus di amore. Non abbiate paura, perché nella Chiesa c’è spazio per tutti, certo, a talune condizioni. Affrontate tutti i problemi quotidiani alla luce non del pensiero dominante, ma di quello di Cristo. Avete il grande compito di costruire famiglie che siano chiese domestiche».