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La figura dell’educatore LAZZATI, LA POLITICA E LA LAICITÀ

19 Maggio 2006

Professore, dirigente dell’Azione cattolica, parlamentare, giornalista, rettore dell’Università cattolica: nella vita di Giuseppe Lazzati, i diversi impegni si legarono alla scelta di educare, soprattutto i giovani. "Educare nella città" significò per Lazzati proporre un impegnativo itinerario di crescita umana e cristiana che fosse in grado di reggere le sfide della società contemporanea.

di Gianni Borsa

«Risulta difficile trovare il termine che, in modo sintetico, racconti la biografia di Giuseppe Lazzati. Quale definizione scegliere tra dirigente dell’associazionismo cattolico, docente universitario, internato nei Lager nazisti, parlamentare, direttore di un quotidiano, conferenziere e Rettore dell’Università cattolica? Nessuna di queste espressioni, pur indicando importanti aspetti della vita di Lazzati, restituisce l’immagine completa di un personaggio che pur impegnato in molteplici attività si segnalò soprattutto per le sue qualità di educatore».

Con queste parole Marta Margotti introduce il suo volume Giuseppe Lazzati. Educare nella città, pubblicato dal Centro Ambrosiano nella collana "Protagonisti del nostro tempo" . Una biografia agile e documentata che ricostruisce il pensiero e le principali tappe (benché taluni momenti importanti della vita del professore siano solo accennati) della vita di una delle figure più significative del cattolicesimo italiano del Novecento.

Di Lazzati (Milano, 1909-1986) la Margotti sottolinea in particolare due tratti: quello dell’educatore e quello del credente che "spende" la vocazione e la fede nelle vicende del proprio tempo, cercando strade nuove, coerenti e rigorose per declinare il messaggio evangelico nella vita di ogni giorno. L’autrice segnala anche alcune "rigidità" nelle riflessioni lazzatiane: ad esempio nell’utilizzo della teoria dell’unità dei distinti" e "nella estesa fiducia accordata all’educazione in una società segnata dagli imperativi della comunicazione di massa". Nonostante ciò, Lazzati riuscì «a proporre – come precisa poi Marta Margotti – una convincente elaborazione del rapporto tra Chiesa e società contemporanea e, ancor prima, tra fede religiosa e modernità, riflessione resa ancor più persuasiva dall’estrema coerenza con le scelte personali di vita».

In anni più recenti, diede invece vita a varie iniziative per formare a "pensare politicamente", sino alla fondazione dell’associazione "Città dell’uomo".