«Il tema della famiglia è cruciale oggi» e «la Chiesa non si esime dall’affrontare sfide, ma le assume con tutta responsabilità». Mentre prosegue senza sosta il lavoro di preparazione della prossima Assemblea sinodale (Vaticano, 5-19 ottobre 2014), che sarà dedicata alle “sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”, il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, ribadisce l’importanza di questo importante appuntamento. «Il tema della famiglia – dice – è amplissimo e i vari aspetti debbono essere abbordati globalmente e nella propria misura e importanza». Intanto, «nel mese di maggio – anticipa il cardinale – il Consiglio Ordinario della Segreteria approverà l’Instrumentum Laboris». Insomma, «l’organizzazione è in piena azione».
Eminenza, come sta procedendo il lavoro di preparazione dell’Assemblea?
«Un’équipe di esperti ha già analizzato le risposte al questionario e ne ha fatto una sintesi, che è stata presentata il 24 febbraio scorso al Consiglio Ordinario della Segreteria, per la prima valutazione. Nel mese di maggio il medesimo Consiglio approverà il documento, l’Instrumentum Laboris, che sarà inviato ai membri dell’Assemblea Generale Straordinaria, che avrà luogo dal 5 al 19 ottobre 2014. In questo frattempo l’organizzazione dell’Assemblea è in piena azione e si stanno moltiplicando iniziative di ogni tipo nelle Conferenze episcopali nazionali e regionali, nelle Università Cattoliche e Istituti Superiori di scienze religiose, nei movimenti e associazioni cattoliche delle famiglie in tutto il mondo».
Il questionario inviato in tutte le diocesi del mondo ha suscitato molto interesse nell’opinione pubblica. Si è trattato di una forma di consultazione nuova, che ha riscosso enormi consensi ma anche critiche. Non c’è il rischio di aver creato un’attesa nella gente, che poi non potrà essere soddisfatta?
«Il tema della famiglia è cruciale oggi. Papa Francesco, volendo trattare tale tema, vuol far capire che la Chiesa non si esime dall’affrontare sfide, ma le assume con tutta responsabilità, vuole camminare con i tempi, accompagnare la gente, condividere le gioie e le pene, le speranze e le sofferenze umane, e lo vuol fare con chiarezza, determinazione e verità. Aspettative? Il tema della famiglia è amplissimo e i vari aspetti debbono essere abbordati globalmente e nella propria misura e importanza. La nuova metodologia favorisce l’approccio delle tematiche e una maggiore dinamicità dello svolgimento del Sinodo».
Può fornirci una percentuale delle risposte ricevute? Che riscontri ci sono stati?
«Fino ad ora sono giunte oltre l’84% da parte delle Conferenze episcopali e oltre il 70% dai soggetti aventi diritto. Numerosissime sono le risposte individuali e di gruppo».
Quali sono le principali sfide e le difficoltà connesse con la vita familiare e le sue eventuali crisi?
«Sono quelle segnalate dal questionario. Ve ne sono altre che saranno trattate nella seconda tappa sinodale. Si parte dalla conoscenza e dalla diffusione dell’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e sulla famiglia, per passare al concetto di legge naturale, all’evangelizzazione, alle sfide pastorali, che includono vari temi, quindi al fenomeno delle convivenze e le unioni di fatto, alle realtà dei separati o divorziati, dei divorziati risposati civilmente, e le altre situazioni e problematiche segnalate dal questionario. È da rilevare che il questionario è stato inviato a 114 Conferenze episcopali sparse nei cinque continenti, ciascuno dei quali ha la sua cultura e le sue tradizioni. Il messaggio di Cristo è rivolto a “tutte le creature”. Allora l’arduo compito della Chiesa è quello di farlo conoscere nella sua integrità e nel rispetto delle diverse culture».
Questa tappa inedita nella pur breve storia del Sinodo e l’importanza attribuita dal Papa a questa istituzione possono disegnarne un ruolo nuovo? Quale potrebbe essere all’interno della Chiesa?
«L’anno prossimo il Sinodo compie 50 anni dalla sua istituzione. Papa Francesco vuole attribuire al Sinodo una maggiore dinamicità ed efficacia per il suo governo pastorale universale. Il Sinodo diventa un riferimento per le diocesi e per le parrocchie e altre istituzioni nella Chiesa, nel senso di accentuare di più la partecipazione dei fedeli coinvolgendoli nell’azione pastorale nel rispetto delle proprie funzioni e carismi».
Quali sono i prossimi impegni del Sinodo?
«Per il momento si sta lavorando sul Sinodo Straordinario dell’ottobre prossimo con la prospettiva del Sinodo Ordinario del 2015, sempre sullo stesso tema, ma ancor più allargato e comprensivo. I due Sinodi sono collegati e s’integrano».