All’Oratorio Don Bosco quest’anno il feriale sarà all’insegna del rispetto dell’ambiente. Si useranno stoviglie biodegradabili, si berrà acqua del rubinetto e si mangerà pasta biologica. Questi e tanti altri piccoli accorgimenti, per un’estate all’insegna dell’ecologia. Perché si diventa buoni cristiani non solo pregando, ma anche educandosi ad avere a cuore il posto in cui si vive.
di Stefania Cecchetti
Piatti e bicchieri biodegradabili, acqua del rubinetto al posto della minerale, pasta etico-bioogica: all’oratorio feriale di Carugate il pranzo ecologico è servito. «L’idea di un grest improntato sull’ecologia – spiega il coadiutore della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, don Mauro Santoro – nasce dalla festa dell’oratorio 2005, quando per la prima volta abbiamo usato stoviglie usa e getta biodegradabili al posto di quelle in plastica. A Carugate c’è una sensibilità molto forte verso l’ambiente, siamo l’unica città italiana ad avere l’obbligo dei pannelli fotovoltaici per ogni nuova costruzione. Come oratorio, abbiamo pensato di contribuire, nel nostro piccolo, a diffondere ulteriormente una cultura ecologica nella cittadinanza».
“Nel nostro piccolo” si fa per dire: l’anno scorso gli iscritti al grest erano 670, calcolando anche i nuclei con più figli, comunque 400, 450 famiglie saranno toccate dall’iniziativa che è finanziata anche dal Comune. «Dopo tutto si tratta di una proposta di sensibilizzazione che ha un indubbio valore sociale», precisa don Mauro.
Ecco i punti salienti dell’estate ecologica di Carugate: «Innanzi tutto i già sperimentati piatti e bicchieri biodegradabili – spiega don Mauro -, che ci permetteranno di buttare nel sacco del compostaggio le postate di circa 6000 pasti. I ragazzi poi, berranno l’acqua del rubinetto: secondo le indagini del consorzio acqua potabile, l’acqua di Carugate è di ottima qualità, e comunque ci siamo dotati anche di un depuratore domestico, quindi le mamme possono stare proprio tranquille. Oltre al risparmio economico, questo ci permetterà di azzerare i rifiuti da bottiglie di plastica e, con i numeri di un oratorio estivo, non è poco. Infine serviremo la pasta biologica del consorzio “Libera terra”, che ha il buon sapore della Sicilia con in più il gusto della legalità: viene infatti prodotta da una cooperativa sociale che coltiva i terreni confiscati alla mafia».
Ma l’iniziativa non è confinata solo al momento del pranzo: «Vogliamo incentivare i ragazzi a venire all’oratorio in bicicletta: per questo distribuiremo caschetti a tutti i partecipanti al feriale. Inoltre abbiamo programmato quattro uscite presso la sede di Cavenago di Cem Ambiente, dove i ragazzi più grandi parteciperanno a laboratori didattici sul ciclo dei rifiuti. Tutte le iniziative saranno illustrate da un volantino che abbiamo consegnato all’atto dell’iscrizione. La speranza è quella che certe buone abitudini siano fatte proprie dalle famiglie».
Nonostante l’attenzione all’ecologia sia stata sempre nelle corde della parrocchia, questa è la prima volta che un progetto strutturato si svolge nell’ambito di un’attività della parrocchia: «La tutela dell’ambiente incontra molti ostacoli a livello mondiale – afferma don Mauro -, determinati dai forti interessi in gioco. A livello locale, però, penso che il problema più grande sia la pigrizia, per questo crediamo che piccole scelte come le nostre, abbiano un valore, se non altro educativo».
Senza contare il legame dell’impegno ecologico con gli obiettivi formativi dell’oratorio estivo: «Educare i ragazzi a essere veri cristiani non vuol dire solo farli pregare, ma anche formarli all’impegno sociale e alla partecipazione, ad avere a cuore il territorio in cui vivono. Tra l’altro il tema proposto dalla Fom per il grest di quest’anno, “Si fa per dire”, calza a pennello con la proposta ecologica: nella nostra società si tende a parlare tanto per parlare. Noi con questa iniziativa vogliamo invece realizzare qualcosa di concreto».