Francia, Turchia, Santa Caterina Valfurva e Villa Sacro Cuore a Triuggio. Queste le variegate proposte estive degli adulti di Azione Cattolica per quest’anno. Ne parliamo con Paola Cova, vicepresidente e responsabile del settore adulti di Azione Cattolica.
Quest’anno ci sono delle novità nelle esperienze estive di Ac?
Sì, quest’anno abbiamo pensato quattro diverse esperienze che possano incontrare desideri e esigenze diverse: a luglio faremo un viaggio di una settimana in Francia. La prima tappa sarà l’Abbazia di Cluny, un luogo significativo, un luogo dove si fondano le radici della nostra fede e della nostra civiltà europea. Da lì vogliamo partire per un percorso che si intitola “Dalle radici alle ali”. Tappa intermedia ideale del nostro viaggio saranno poi le città francesi con le loro cattedrali, vere e proprie imprese che i nostri antenati hanno voluto innalzare al cielo come simbolo della tensione dell’uomo verso Dio. Ultima tappa ideale del viaggio sarà Strasburgo, la sede del Parlamento europeo: ecco le ali ricordate nel titolo, ecco quindi, l’impegno dei cristiani nella società civile di oggi.
Ci sarà poi anche un pellegrinaggio in Turchia, e due proposte più tradizionali come la Settimana delle famiglie…
Non si tratta di proposte tradizionali, in particolare per la Settimana delle famiglie, perché continua il percorso di genitori e figli insieme: non è usuale oggi trovare percorsi che affrontano gli stessi temi a misura dei genitori e dei ragazzi insieme. Si svolgerà a Santa Caterina Valfurva e il tema sarà quello della regola di vita della famiglia. Per quanto riguarda il pellegrinaggio in Turchia, invece, l’idea è quella di fare un approfondimento, recuperare il cammino del grande testimone della fede San Paolo, il cammino che ci porta della prima Chiesa degli apostoli alla Chiesa universale. Questo pellegrinaggio è in ideale continuazione del pellegrinaggio in Terra Santa di due anni fa.
Durante il recente Incontro mondiale delle famiglie hai avuto l’opportunità di incontrare di persona Benedetto XVI insieme con la tua famiglia. Ci racconti quel momento?
È stato un momento molto intenso, una grande emozione di cui rendere grazie. Personalmente mi hanno colpito alcune parole di Benedetto XVI, parole di una Chiesa che è al passo con i tempi e che non ha paura a mettersi in gioco anche in situazioni spinose. Il Papa non si è tirato indietro di fronte alle difficoltà concrete delle famiglie: come dire, la Chiesa non propone solo ideali alti da raggiungere, ma si fa anche compagna di viaggio delle famiglie nel cammino per raggiungere questi ideali. A tal proposito sono state illuminanti le testimonianze della coppia greca e di quella brasiliana durante la veglia del sabato sera: la crisi economica, le difficoltà quotidiane insegnano che la famiglia è una relazione che va costruita giorno per giorno: a volte si ha l’impressione che essa sia una realtà che va avanti da sola; queste giornate hanno dato l’idea che la famiglia è una realtà che va accudita, custodita, perché le relazioni non sono cose già pronte, ma vanno costruite con fatica e sacrificio ogni giorno, e spero davvero che esperienze come le vacanze di Ac riescano concretamente a fare passi in questo senso.