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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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2 GIUGNO

In Duomo Adorazione eucaristica “collegata” con papa Francesco

«Un solo Signore, una sola fede» è il titolo di questa iniziativa realizzata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e che vedrà connesso in un’invisibile rete ogni parte del pianeta. Alle ore 16 è in programma nella Cattedrale di Milano la Celebrazione dei Vespri secondi della Domenica, presieduti dall’Arciprete monsignor Gianantonio Borgonovo. Al termine inizierà un’ora di Adorazione fino alle 17.15

29 Maggio 2013

Anche Milano il 2 giugno prossimo si “collegherà” con Roma, con papa Francesco e con tutto il mondo per una “Adorazione eucaristica” planetaria. Alle ore 16 nel Duomo di Milano è in programma la Celebrazione dei Vespri secondi della Domenica, presieduti dall’Arciprete monsignor Gianantonio Borgonovo. Al termine inizierà un’ora di Adorazione eucaristica che si protrarrà fino alle 17.15 quando verrà impartita la Solenne benedizione eucaristica.

Spiega Monsignor Borgonovo: «Abbiamo pensato a questa iniziativa straordinaria di preghiera in comunione con l’analogo gesto liturgico che compiranno il Santo Padre Francesco a Roma e tutti i vescovi del mondo, in occasione dell’Anno della fede. La nostra Cattedrale non poteva mancare a questo richiamo alla centralità dell’Eucarestia e alla vita delle nostre Chiese lanciato da Benedetto XVI e subito raccolto da papa Francesco».

«Un solo Signore, una sola fede» è il titolo di questa iniziativa realizzata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e che vedrà connesso in una invisibile rete ogni parte del pianeta, dalle Isole Cook, Samoa e Honolulu a Reykiavik in Islanda, dal Sudafrica, dal Vietnam fino all’Oceania passando per Milano e  Roma.

Alcune intenzioni di preghiera sono volute dal Papa stesso: una sarà rivolta alla Chiesa nel mondo perché possa sempre essere «apportatrice di misericordia e provocare un rinnovato impegno nell’amore» e per «quanti nelle diverse parti del mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitù e sono vittime delle guerre, della tratta delle persone, del narcotraffico e del lavoro “schiavo”, per i bambini e le donne che subiscono ogni forma di violenza». Ma papa Francesco non ha mancato di pregare anche «per tutti coloro, inoltre, che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, i senzatetto, i carcerati e quanti sperimentano l’emarginazione».