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Ufficio amministrativo

Immobili, tecnici al lavoro
sul «Fascicolo» della manutenzione

Già dieci parrocchie disponibili a “testare” il progetto che intende monitorare le condizioni del patrimonio immobiliare e che progressivamente coinvolgerà tutte le altre parrocchie

di Luisa BOVE

22 Novembre 2013

È entrato nel vivo il progetto sulla manutenzione programmata degli immobili lanciato alcuni mesi fa dalla Curia di Milano attraverso l’Ufficio amministrativo diocesano. Un lavoro imponente che, passo dopo passo, coinvolgerà tutte le parrocchie ambrosiane, una decina delle quali hanno già dato la loro disponibilità a iniziare da subito il test. Lo scopo è quello di monitorare le condizioni (e quindi conservare) del vasto patrimonio di cui le comunità dispongono per le loro attività pastorali, educative, ludiche, culturali…

«Il 6 novembre scorso abbiamo incontrato in Curia i parroci e i tecnici delle parrocchie coinvolte – spiega don Umberto Oltolini, collaboratore dell’ufficio diocesano – e abbiamo consegnato in forma cartacea il “Fascicolo del fabbricato” così da poter iniziare a lavorare raccogliendo tutta la documentazione necessaria e i dati richiesti». Intanto la Diocesi e Consulta Srl, aggiunge Oltolini, «hanno incaricato la società IDS & Unitelm di Padova, che già collabora con la Cei per la predisposizione di applicazioni informatiche in uso alle Diocesi italiane, di realizzare il programma informatico del “Fasciolo del fabbricato”. Quando sarà pronto e testato il primo step si potranno inserire i dati».

Il progetto prevede infatti tre step: quadro conoscitivo, sicurezza e manutenzione. Ora siamo al primo. «Il quadro conoscitivo – spiega il geometra Achille Invernici, collaboratore dell’Ufficio – dovrà contenere informazioni generali sugli aspetti patrimoniali dell’immobile (ubicazione, proprietà, destinazione e dati catastali), poi dovrà comprende i documenti amministrativi (permessi, licenze edilizie…) e infine notizie tecniche (impianti)». Il lavoro riguarderà tutti gli immobili delle parrocchie: chiesa, canonica, oratorio, cinema, teatro…

Le 10 parrocchie coinvolte dovranno raccogliere le informazioni richieste entro il 14 gennaio, data prevista per un nuovo incontro in Curia con tutti i tecnici per condividere i risultati del lavoro. «Fino a quel momento – chiarisce Invernici – la compilazione e la raccolta di documenti sarà solo cartacea. Nel frattempo verrà testato il programma informatico che da metà gennaio potrà essere utilizzato».

In questa fase Società Consulta Srl farà da consulente ai tecnici offrendo assistenza telefonica, ma in caso di necessità sarà disponibile anche a sopralluoghi. «Dopo il 14 gennaio Consulta (previo appuntamento) uscirà nelle parrocchie per inserire tutte le informazioni on line con i tecnici già coinvolti. Il quadro conoscitivo comprende anche una ricognizione dello stato di fatto dell’involucro edilizio: il tecnico sarà chiamato a prendere visione delle condizioni dell’immobile e a indicare lo stato di conservazione delle singole parti dell’edificio». La verifica riguarderà ogni immobile, sia dal punto di vista della documentazione – per esempio sui vari contratti d’appalto (impianto di riscaldamento…) – sia strutturale, se un tetto è danneggiato e necessita di un intervento a breve o lungo termine. «Alla fine il tecnico dovrà predisporre una scheda indicando tre aspetti fondamentali: primo, se ci sono problemi relativi alla manutenzione ordinaria; secondo, di natura straordinaria; terzo, problemi relativi alla documentazione (incompleta o mancante). Si tratta in pratica dell’atto finale di questo primo step del quadro conoscitivo».

L’Ufficio amministrativo diocesano terrà costantemente informate le parrocchie sullo sviluppo del progetto con incontri sul territorio e il sito della Diocesi (info).

Le prossime tappe

Sono 10 le parrocchie della Diocesi interessate al test e già inserite nel progetto di «Manutenzione programmata degli immobili»: San Martino, Bollate (zona IV), San Pancrazio, Desio (V); San Magno, Legnano (IV); San Nicolao della Flue, Milano (I); Sacra Famiglia, Monza (V); una parrocchia della Comunità pastorale di Rozzano (VI); San Giuseppe, Seregno (V); Sacra Famiglia, Peschiera Borromeo (VI); San Bartolomeo Apostolo e San Francesco d’Assisi, Siziano (VI). Le suddette parrocchie, che si sono rese disponibili spontaneamente, hanno già ricevuto in forma cartacea l’intero «Fascicolo del fabbricato» e in questo momento stanno già lavorando sul primo step (Quadro Conoscitivo); le più virtuose e più disponibili in termini di tempo potranno già iniziare a lavorare anche sui successivi step, senza attendere che l’intero fascicolo del fabbricato sia disponibile on line. Intanto IDS&Unitelm, in stretta collaborazione con Consulta Srl e Ufficio amministrativo diocesano, continua a lavorare al programma informatico: a fine gennaio 2014 dovrà essere predisposto il secondo step, quello che riguarda la sicurezza, mentre il terzo step dovrà essere pronto entro maggio-giugno. Il Fascicolo informatico sarà quindi completo entro l’estate. «Si prevede di completare la fase di test sulle 10 parrocchie entro giugno 2014», aggiunge don Oltolini. «L’intento per il prossimo anno è quello di coinvolgere circa 100-120 parrocchie individuando almeno un decanato per Zona pastorale».