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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Celebrazioni

Il Triduo pasquale,
cuore dell’anno liturgico

Il significato dei riti in programma dal Giovedì santo alla Domenica di Pasqua: la Messa crismale, la Messa “in coena Domini”, la memoria della Passione, la Veglia di Risurrezione e il Pontificale

27 Marzo 2012

La Messa crismale presieduta dall’Arcivescovo in Duomo nella mattinata del Giovesì santo, alla presenza di una folta rappresentanza del clero ambrosiano, è una delle celebrazioni più importanti e significative sotto il profilo pastorale di tutto l’anno. L’omelia pronunciata dall’Arcivescovo rappresenta un’occasione per riflettere sul ministero sacerdotale nella Chiesa e a servizio di tutto il popolo di Dio. Durante la celebrazione vengono benedetti il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi, poi destinati a tutte le chiese della Diocesi per l’amministrazione dei sacramenti. Inoltre i sacerdoti concelebranti rinnovano gli impegni presi il giorno della loro ordinazione.

Con la Messa in Coena Domini del Giovedì santo ha invece inizio il Triduo pasquale, cuore di tutto l’anno liturgico, nel quale si commemorano la Passione, Morte e Risurrezione del Signore Gesù. Il Triduo è il culmine della Settimana autentica, nome che tradizionalmente viene assegnato alla Settimana santa. La celebrazione vespertina del Giovedì santo ambrosiano commemora il primo atto della passione del Signore: l’istituzione dell’Eucarestia e quanto è avvenuto nella notte del primo Giovedì santo.

La celebrazione vespertina del Venerdì santo ne è la naturale continuazione nonché il compimento e trova il suo vertice nell’annuncio della morte di Cristo in croce. La narrazione degli avvenimenti evangelici riprende esattamente dal punto in cui era stata interrotta il giorno precedente e prosegue fino al momento della sepoltura del Signore. Il Venerdì santo, nella tradizione ambrosiana, è giorno strettamente aliturgico: non solo infatti non si celebra la Messa ma, a differenza del rito romano, neppure viene distribuita la Comunione eucaristica.

Anche il Sabato santo è giorno aliturgico: è infatti interamente riservato al silenzio davanti al sepolcro di Cristo e all’attesa orante della risurrezione del Signore. Alla sera del Sabato santo si tiene la Veglia di Risurrezione, che è la celebrazione più importante di tutto l’anno liturgico.

Nella mattinata della Domenica di Pasqua si celebra infine il solenne Pontificale.