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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Milano

«Il servizio di voi ministri è un dono prezioso per la Chiesa ambrosiana»

L’Arcivescovo ha incontrato in Duomo i Ministri straordinari della Comunione eucaristica per un momento di preghiera comunitaria

di Simona BRAMBILLA

13 Aprile 2013

«Il vostro servizio è un dono prezioso nella vita della nostra chiesa ambrosiana, ma senza una consapevolezza ogni giorno radicata nell’Eucarestia, questo vostro compito non raggiungerebbe tutta la sua pienezza. L’Eucarestia è la modalità scelta da Gesù, la notte della cena del giovedì santo, per rendersi contemporaneo a tutti noi, anticipando i grandi avvenimenti della sua passione, della sua morte e della sua resurrezione. L’Eucarestia è la causa, è ciò che fa la Chiesa. Il vostro compito di Ministri non sarebbe un’occasione di maturazione delle vostre persone e un aiuto per coloro a cui portate l’Eucarestia se non ci fosse questo vivo approfondimento». Con queste parole il cardinale Angelo Scola ha iniziato il suo saluto ai Ministri straordinari dell’Eucarestia che oggi pomeriggio si sono riuniti in Duomo per un momento di preghiera e di fraternità. L’Arcivescovo ha più volte voluto sottolineare l’importanza del compito che gli oltre 6mila Ministri svolgono ogni giorno. «Gesù è risorto, è vivo, il suo spirito è sopra di noi, è tra noi è in noi – ha continuato il cardinal Scola -. A questo consegue il contributo del vostro servizio e per cui noi vi siamo riconoscenti». L’Arcivescovo si è poi detto sollevato e contento di sapere che ogni giorno le persone bisognose ricevano l’Eucarestia dalle mani dei Ministri ed inoltre ha fatto loro un’importante raccomandazione: quella di svolgere il loro compito in modo “gratuito”. «Sapere che quasi 7mila Ministri consolano chi è nel bisogno è una grande consolazione per me. Fate questo con il cuore largo, in modo gratuito. Le nostre comunità sono luogo di educazione al “gratuito” e all’amore, svolgete quindi il vostro compito senza pretendere nulla in cambio. Nulla è merito nostro quando stiamo di fronte a Gesù. Quindi vi raccomando di essere fedeli in questo gesto». In conclusione, il cardinal Scola ha voluto rivolgere un pensiero alle persone che sono nel bisogno: gli ammalati, i giovani, i disoccupati, gli immigrati. «Vi chiedo infine di prestare particolare attenzione a tutti coloro che sono oggi in una situazione di particolare. Affidiamoci a Gesù eucaristico».
Moltissimi erano i Ministri che hanno ascoltato le parole dell’Arcivescovo e che hanno voluto essere presenti a questo importante momento di preghiera, il primo, dal 1981, anno in cui i primi ministri furono istituiti. Emblematiche dell’atmosfera che si respirava in Duomo sono le parole di Anna L., della parrocchia di Santa Maria del Suffragio: «Ogni giorno io portò l’Eucaristia e l’amore di Cristo a chi ne ha bisogno, alle persone anziane, ai malati. Il nostro è un cammino di fede e di umiltà».
Dopo le parole del cardinal Scola, l’incontro è proseguito, alla presenza del Vescovo Ausiliare Emerito Angelo Mascheroni, monsignor Claudio Magnoli, responsabile per il servizio e la pastorale liturgica, don Mario Bonsignori, responsabile dell’ufficio matrimoni e monsignor Pierantonio Tremolada, Vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i sacramenti. Proprio quest’ultimo ha poi preso la parola, in seguito alla lettura del  Vangelo di Luca: «Voi tutti siete Ministri straordinari della Comunione. Ministri, questa parola che ha forte risonanza, merita di essere richiamata. Siamo abituati a sentirla in luoghi di potere, ma non è così per noi e non dovrebbe esserlo per nessuno. Nella lingua dei Vangeli significa servitori. Voi dunque siete servitori». Monsignor Tremolada durante la sua lectio sul brano evangelico ha voluto ricordare ai Ministri il vero e profondo significato dell’Eucarestia che sono chiamati a dare ogni giorno. «Dove c’è l’Eucarestia non può non esserci il servizio. L’Eucarestia è la luce con la quale va considerato anche il vostro incarico. In questo senso, in relazione all’Eucarestia voi siete Ministri. Cristo si fa vicino agli altri anche attraverso di noi e  noi dobbiamo sentirci onorati di poter fare questo. Spero che la vicinanza, la comunione e la consolazione dimostrati da Gesù quando ha donato l’Eucarestia ai suoi discepoli, guidino sempre il vostro servizio».