«Benvenuti!». Questo il saluto particolare che Benedetto XVI, al termine dell’udienza generale di questa mattina in San Pietro, ha rivolto ai diaconi permanenti della Diocesi di Milano, accompagnati in piazza dal cardinale Angelo Scola nel corso del loro pellegrinaggio di questi giorni a Roma. Il pellegrinaggio proseguirà nel pomeriggio con i Vespri e la meditazione dell’Arcivescovo presso l’Istituto Maria Ss. Bambina. In serata, nella Basilica dei Santi XII Apostoli, un concerto di musica classica.
Prima dell’udienza il Santo Padre ha tenuto la consueta catechesi, dedicata oggi al Concilio ecumenico Vaticano II alla vigilia del 50° anniversario dell’apertura. In un tempo come quello in cui viviamo, che continua «a essere segnato da una dimenticanza e sordità nei confronti di Dio», il Concilio è «una bussola che permette alla nave della Chiesa di procedere in mare aperto, in mezzo a tempeste o a onde calme e tranquille, per navigare sicura e arrivare alla meta», ha detto il Papa. «Un grande evento di Chiesa, di cui sono stato testimone diretto», un «grande affresco», un «momento di grazia» di cui «continuiamo anche oggi a cogliere la straordinaria ricchezza»: così Benedetto XVI ha definito il Concilio. «Dobbiamo imparare la lezione più semplice e più fondamentale del Concilio – ha aggiunto – e cioè che il cristianesimo nella sua essenza consiste nella fede in Dio, che è Amore trinitario, e nell’incontro, personale e comunitario, con Cristo che orienta e guida la vita: tutto il resto ne consegue».
Domani on line un servizio con testimonianze sul pellegrinaggio dei diaconi permanenti.