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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Il metropolita greco ortodosso Gennadios Zervos «SONO GRATO ALLA CHIESA CATTOLICA ITALIANA»

20 Ottobre 2006

Parlando della prossima visita del Papa al Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, il metropolita Gennadios Zervos spiega che c’è “grande attesa e speranza”.

“Per il cammino ecumenico – dice Gennadios Zervos, metropolita dell’arcidiocesi greco ortodossa d’Italia (Patriarcato ecumenico di Costantinopoli) – dobbiamo pregare, soffrire anche e amarci continuamente come fratelli. La preghiera ecumenica è una forza morale e spirituale che coltiva la grande speranza di collaborare insieme per realizzare la volontà di Dio che tutti siamo una cosa sola”.

Èimportante che “le Chiese di minoranza sentano l’amore fraterno e la vicinanza e delle Chiese di maggioranza per i loro problemi. Come arcivescovo della Chiesa ortodossa del Patriarcato ecumenico sono grato alla Chiesa cattolica italiana per l’assistenza che ci offre nel vostro Paese, dandoci gli edifici di culto di cui abbiamo bisogno”.

Per la Chiesa cattolica e ortodossa, aggiunge, la cosa più importante “è servire l’uomo, icona di Dio”. Parlando della prossima visita del Papa al Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, Zervos spiega che c’è “grande attesa e speranza” tra gli ortodossi: “Ringraziamo il Papa per questo suo fraterno atteggiamento verso la nostra Chiesa di Costantinopoli”.

“Quest’incontro – aggiunge Zervos – sarà storico e darà un grande incoraggiamento ai cristiani a realizzare volontà di Dio. Soprattutto in questi tempi così difficili, dove dominano denaro e interesse, insieme questi due capi dell’ecumene cristiana, Benedetto XVI e Bartolomeo I, daranno una forza non solo ai cristiani ma a tutti gli uomini di buona volontà”.

Tutti, chiarisce, “lo aspettiamo con grande gioia e con una preghiera costante per la sua missione di pace, unità e riconciliazione”. Zervos ricorda anche l’ultimo incontro con il Papa, a Castelgandolfo, il 24 settembre, in occasione di un incontro con amici vescovi del Movimento dei focolari. “Lì ho avuto felicissima occasione di salutare, venerare, baciare la sua mano e prendere la sua benedizione apostolica”.