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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Retrospettiva

Il Fondo tra il 2008 e il 2011

Un bilancio dei primi tre anni di vita dell’iniziativa, ideata dal cardinale Tettamanzi e ora rilanciata dal cardinale Scola

29 Novembre 2012

La costituzione del Fondo Famiglia Lavoro risale alla notte di Natale 2008, quando il cardinale Dionigi Tettamanzi durante la messa ne annunciò la nascita.

Ecco un breve bilancio della prima fase di azione del Fondo:
Contributi raccolti dal 23/01/2009 al 31/12/2011: € 13.833.809
Contributi erogati: € 13.514.055
Domande pervenute: 9.720 (di cui il 72% ha ricevuto risposta positiva)
Famiglie aiutate: 6.969
Erogazione media per famiglia: € 1.939

L’istituzione del Fondo ha messo in moto un lavoro di rete fra “centro” e “periferia” che ha saputo tenere insieme una progettualità condivisa a livello diocesano e una prossimità concreta a livello locale. Questa organizzazione territoriale ha consentito di finalizzare gli aiuti e di responsabilizzare le comunità locali. Un metodo che è un modello da consolidare.

Grazie al Fondo sono nate sul territorio molteplici e differenziate esperienze di solidarietà e condivisione. Progetti che vedono la collaborazione tra istituzioni civili, parrocchie, associazioni e semplici cittadini e che ci aiutano a sperimentare comunità solidali e responsabili. Questa capacità creativa va aiutata a crescere.

Oggi la crisi mostra ancora i suoi effetti drammatici sul tessuto sociale e chiede lo sforzo di andare oltre la superficie di una comprensione puramente economica. Le difficoltà affondano le radici nel più vasto orizzonte del senso stesso delle scelte fondamentali della vita, in particolare, la fiducia tra le persone e il rapporto con i beni economici. La crescita di questa consapevolezza è, forse, il più importante beneficio che il Fondo può lasciare.

Per queste ragioni il cardinale Angelo Scola ha deciso di continuare l’esperienza. L’obiettivo della seconda fase è affrontare con strumenti più mirati la questione centrale per la soluzione delle difficoltà delle famiglie colpite dalla crisi economica: il lavoro.

La nuova fase del Fondo prevede quattro differenti tipologie di intervento per sostenere in particolare coloro che rischiano di non accedere autonomamente a una occupazione lavorativa.