Caritas porta all’Expo la voce degli esclusi. Comincerà a farlo il 19 maggio con il primo atto ufficiale della sua partecipazione all’esposizione universale, il Caritas Day: un’intera giornata dedicata al diritto al cibo, alla lotta alla fame nel mondo, alle buone pratiche che avrà per protagonisti i rappresentanti di migliaia di volontari e operatori impegnati quotidianamente nella lotta alla fame, anche nelle aree del pianeta più povere che non sono rappresentate da Expo.
La Chiesa impegnata a fianco dei poveri sarà riconoscibile nel volto dei 174 delegati delle Caritas attive in 85 Paesi che hanno scelto di darsi appuntamento nel sito espositivo per questa straordinaria occasione: 60 gli africani, 34 i latino americani, 26 gli asiatici, 15 i mediorientali, 11 gli europei, 8 i rappresentati provenienti dall’Oceania, uno dal Nord America (i rimanenti lavorano alla segretaria della confederazione che ha sede a Roma); 29 arcivescovi, laici (la maggioranza) e sacerdoti. Porteranno all’Esposizione universale la voce di ben 22 Paesi non presenti all’Expo (Antille, Burkina Faso, Ciad, Costa Rica, Cipro, Djibouti, Lesotho, Libia, Malawi, Mauritius, Nuova Zelanda, Nicaragua, Papua Nuova Guinea, Filippine, Portogallo, Porto Rico, Samoa, Sud Africa, Sud Sudan, Swaziland, Taiwan, Tonga).
Al centro della giornata ci saranno le conclusioni della campagna contro la fame nel mondo «One human family, food for all», lanciata da Papa Francesco a dicembre 2013, con un’onda di preghiera che da Roma ha attraversato tutto il pianeta. La mobilitazione ha coinvolto tutte le 174 Caritas nazionali che aderiscono alla confederazione in uno sforzo comune per il diritto al cibo e alla sovranità alimentare.
Alcuni esempi. In Brasile e in Nicaragua gli operatori della Caritas hanno insegnato agli abitanti dei villaggi a conservare le sementi autoctone creole in modo da rendere le comunità rurali indipendenti dalla grandi aziende sementiere. Nella Repubblica Democratica del Congo la Caritas di Goma ha aiutato le donne ad acquistare le terre. Nelle zone ricche del pianeta, sono state lanciate iniziative contro lo spreco. In Giappone, nell’ambito di una campagna di lotta allo spreco, la Caritas ha venduto nelle chiese contenitori per conservare l’avanzo delle cena al ristorante e con il ricavato dell’operazione ha acquistato i semi per gli agricoltori in Africa Orientale (in allegato i punti salienti della campagna).
Il programma
Il Caritas Day inizierà alle 10.30 nell’Auditorium di Expo con l’assemblea dei delegati, una tavola rotonda sui temi della sicurezza alimentare e la presentazione di una ricerca realizzata tra le Caritas sulle cause della fame nel mondo. Nel pomeriggio spazio alle buone prassi: saranno illustrati sette progetti, uno per ogni regione in cui è suddivisa la Confederazione internazionale, dedicati al diritto al cibo. Al termine, alle 17.30, un momento simbolico: i delegati sfileranno lungo il Decumano, fino all’Edicola Caritas, dove un volontario pianterà un fiore davanti all’Edicola Caritas all’interno del numero 805, la composizione formata dai sassi, che ricorda gli 805 milioni di persone che non hanno cibo sufficiente.