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Accordo

Gulliver forma infermieri con l’Università Cattolica di Lima

Dalla collaborazione tra l’ente varesino e quattro atenei sudamericani nasceranno stage per gli studenti dell'ultimo anno del corso di laurea in Infermeria nelle strutture socio sanitarie italiane

24 Luglio 2023
Gli intervenuti alla firma dell'accordo

È stato siglato nei giorni un importante accordo quadro tra il Centro Gulliver di Varese e l’Universidad Católica Sedes Sapientiae di Lima (Perù). Dalla collaborazione con l’ente varesino, nasceranno degli stage formativi per gli studenti dell’ultimo anno del corso di laurea in Infermeria nelle strutture socio sanitarie italiane. Gulliver metterà a disposizione il know how e il polo formativo della Cascina Tagliata.

La Movilidad estudiantil

L’Ucss, a Lima da 25 anni, è presente con corsi di laurea in Infermeria (afferenti alla facoltà di Scienze della salute), dislocati nelle sei sedi universitarie del territorio peruviano. «Per noi è molto importante favorire la movilidad estudiantil, cioè un periodo di studio e attività pratica all’estero – sottolinea Giancarlo Mascellaro, responsabile delle relazioni internazionali dell’ateneo -. L’offerta di uno stage formativo in Italia per alcuni studenti in infermeria della nostra università sarebbe davvero molto apprezzata».

L’Ucss non è però l’unico ateneo che entrerà a far parte di questo progetto. «Stiamo per firmare un altro accordo quadro con l’Università Nazionale di Asunciòn e abbiamo in essere dei contatti con altre due università paraguaiane: l’Università Cattolica di Villarica e l’Università Nazionale di Villarica – racconta Emilio Curtò, presidente del Centro Gulliver -. L’idea nasce da una proposta del dott. Guido Bonoldi, grande amico del Gulliver, sulla base di alcuni suoi contatti personali con gli atenei latino americani e della grandissima esperienza sul campo. Grazie poi alla stima reciproca e ad alcune importanti collaborazioni pregresse (corsi di formazione per personale sanitario ucraino e corsi di formazione per ASA) ha individuato in Gulliver l’interlocutore più adatto».

Il Progetto Magellano

Nello specifico, il progetto – chiamato Magellano in memoria dell’esploratore che per primo circumnavigò l’America Latina – prevede uno stage formativo con una durata ipotizzabile di 6 mesi in una struttura socio sanitaria italiana. Questo risponderebbe «al bisogno di mobilità internazionale dell’ateneo stesso – evidenzia Bonoldi, consigliere comunale del Comune di Varese con delega alla Sanità – e, alla lunga, potrebbe contribuire a risolvere il problema di carenza di infermieri che abbiamo in Italia e nel nostro territorio in particolare, considerata l’attrattività, per gli infermieri italiani, di un lavoro nella vicina Svizzera. Sappiamo già di poter contare sulla fondamentale collaborazione dell’Università dell’Insubria».

«Siamo molto contenti di aver intrapreso questo progetto – sottolinea Gian Battista Bolis, vicerettore accademico dell’ateneo peruviano -, soprattutto perché con Gulliver condividiamo una comune visione di servizio alle comunità territoriali in cui siamo inseriti».

L’articolazione del Progetto

Lo stage potrebbe articolarsi in due fasi: il primo mese dedicato a una formazione residenziale per tutti gli studenti presso la Cascina Tagliata, struttura formativa del Centro Gulliver. Dotata di 22 posti letto, aule studio, mensa e luoghi di convivenza, sorge a Varese, in località Bregazzana (all’interno del Parco del Campo dei Fiori). Il primo mese sarebbe quindi dedicato allo studio della lingua italiana e alla presentazione di temi tecnici propedeutici allo svolgimento della successiva formazione.

I successivi cinque mesi sarebbero sul campo, presso uno degli Enti che aderiranno al progetto e che metteranno a disposizione una borsa di studio: cliniche, Rsa, Rsd, Ircss, poliambulatori, comunità terapeutiche. «Proprio in questi giorni – continua Bonoldi – stiamo aprendo delle collaborazioni con le strutture di Aris Uneba del nostro territorio». «Confidiamo che le aziende e i privati cittadini di Varese ci sostengano anche questa volta in questo importante progetto», conclude Curtò.