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10 ottobre

Gruppo teologico di Ac, riprende l’attività

Primo incontro presso il Centro diocesano di Milano. Saranno presenti la presidente Silvia Landra e il nuovo assistente generale don Cristiano Passoni

di Marta Valagussa

4 Ottobre 2018

Da cinque anni la Diocesi di Milano si è arricchita di un gruppo teologico, formato da laici di Azione Cattolica ambrosiana che desiderano acquisire una competenza teologica e biblica a servizio del territorio che abitano: giovani e adulti che approfondiscono lo studio della teologia insieme. Per ciascuno è pensato un percorso personalizzato a seconda della propria formazione, dei propri studi e del tempo a disposizione.

Per chi fosse interessato a conoscere meglio questa realtà con le sue opportunità, il Gruppo teologico si ritrova mercoledì 10 ottobre presso il Centro diocesano (via Sant’Antonio 5, Milano), dalle 19 alle 21. Saranno presenti anche Silvia Landra, presidente diocesana di Azione Cattolica ambrosiana, e il nuovo assistente generale di Ac don Cristiano Passoni.

Lo specifico di un cammino di approfondimento come questo è proprio scommettere che sia possibile unire la competenza teologica alla vita quotidiana, professionale e privata. L’Azione Cattolica ambrosiana ha deciso non solo di sostenere economicamente gli studi dei partecipanti, ma anche di accompagnare con momenti di condivisione e confronto chi ha risposto con entusiasmo a questo progetto. «In un contesto sempre più secolarizzato come il nostro, è frequente che i laici incontrino altri laici e non necessariamente sacerdoti o religiosi – spiega Valentina Soncini, membro del Gruppo teologico di Ac -. Penso al mondo del lavoro, ai diversi ambiti di vita, agli spazi di tempo libero. Sempre più persone chiedono ragione della fede a un credente, laico, collega o compagno di studi, vicino di casa o amico».

Il Gruppo teologico di Azione Cattolica desidera offrire un servizio ecclesiale e diocesano. I suoi componenti sono persone provenienti da studi e professioni molto diverse tra loro: un responsabile nell’ambito dell’editoria, un geografo, alcuni docenti di scuola superiore, un impiegato in banca, un capo reparto in fabbrica, un medico. Tutti però interessati ad approfondire alcuni aspetti della propria fede, in modo strutturato. «Questa proposta vuole essere innanzitutto un’occasione di arricchimento personale, una possibilità di coltivare sempre più una fede intelligente, che sia approfondita nel suo profilo oggettivo, pubblico, universale e che sappia dialogare con la cultura contemporanea – spiega Chiara Zambon, una dei responsabili del Gruppo -. Oltre al rigore dello studio e all’affinamento dello sguardo critico, anche la possibilità di frequentare insieme un luogo ricco di stimoli, quale la Facoltà Teologica di Milano, arricchisce, fa respirare un clima e un’atmosfera in sé già formativa. Ci rendiamo conto inoltre che sta crescendo la domanda, l’interesse, la ricerca di un approfondimento teologico. Come Gruppo teologico ci chiamano già in diverse comunità locali: l’anno scorso a Magnago abbiamo tenuto un ciclo di incontri sulla Evangelii Gaudium, ci chiedono commenti al Vangelo del giorno: non studiamo per supplire la mancanza dei preti, ma per dare ragione a chi ci chiede della nostra fede, vissuta nel concreto, nel quotidiano. L’idea centrale per il gruppo consiste nel promuovere uno studio teologico condotto non solo a livello personale, ma anche con un risvolto ecclesiale visibile, per maturare un pensiero da credenti teologicamente formati». Da qui nasce il legame diretto con la Facoltà Teologica.

Info: tel. 02.58391328; gruppoteologico@azionecattolicamilano.it; www.azionecattolicamilano.it

 

Studiare teologia, da laici

Con l’inizio del nuovo anno accademico in Facoltà teologica ha preso avvio anche il cammino del Gruppo teologico dell’Azione Cattolica ambrosiana. Ma perché studiare teologia, da laici? All’inizio del Vangelo di Giovanni due giovani, affascinati dall’invito del loro maestro Giovanni Battista, seguono Gesù. Certo, da lui si aspettano discorsi, risposte alla loro ricerca. Saranno rimasti non poco sorpresi dalle prime parole di Gesù, una domanda più che una risposta: «Che cercate?». Ma anche la loro ripresa non smette di sorprendere, anch’essa è una domanda: «Dove abiti?». Vi ritrovo una bella immagine del “perché” studiare teologia. Anzitutto per lasciarsi porre domande da Dio stesso, che a loro volta suscitano altre domande capaci di metterci in cammino. Così la teologia appare come un pellegrinaggio esistenziale di pensieri e di idee, in grado di interrogare la vita, Dio, la Chiesa, il mondo e la sua destinazione. E il tutto non senza gusto. Sapienza, infatti, significa questo: gusto, sapore, esperienza nell’intimo. Un viaggio appassionante da condividere insieme ad altri.
Don Cristiano Passoni
Assistente generale di Azione Cattolica ambrosiana