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Eupilio

Gruppo Acor, uno spazio di incontro nella fede

Presso i Padri Barnabiti prosegue il ciclo dedicato a persone separate, divorziate o in situazione di nuova unione. Prossimi appuntamenti il 2 febbraio, l’1 marzo, il 5 aprile, il 3 maggio e il 7 giugno

di Enrico VIGANÒ

25 Gennaio 2024
La Casa dei Barnabiti a Eupilio

Dopo la pausa natalizia, presso la Casa di spiritualità dei Barnabiti di Eupilio sono ripresi gli incontri Acor per sostenere e aiutare le persone separate, divorziate o in situazione di nuova unione a percorrere un cammino di riconciliazione, senza sentirsi emarginati all’interno delle comunità parrocchiali. Gli incontri, che hanno come tema conduttore «Uno spazio di incontro nella fede», sono coordinati dai coniugi Edoardo e Renata Faini e dal padre barnabita Daniele Ponzoni.

Se i primi quattro incontri sono stati improntati sulla conoscenza dei doni di Dio e  sulla necessità di rinascere dall’Alto, i prossimi – in programma il 2 febbraio, l’1 marzo, il 5 aprile, il 3 maggio e il 7 giugno (sempre alle 20.30) – verteranno sui temi di Gesù Buon Pastore,  Gesù la vite e i tralci, Gesù Crocifisso e Risorto.

«Acor è una realtà presente in tutta la diocesi – dicono i coniugi Faini – e prossimamente, il 10 e 11 febbraio, l’Arcivescovo dialogherà in un convegno a Caravaggio, con tutti i gruppi diocesani (leggi qui). Acor è una proposta rivolta a coloro che hanno vissuto la sofferenza della separazione o del divorzio, e che cercano nella Parola di Dio un aiuto che possa illuminare la loro vita. La possibilità poi di condividere la strada con persone che hanno provato già questa esperienza facilita il recupero della propria identità e della fiducia in se stessi e negli altri».

«Come nella valle biblica di Acor, ciò che è vecchio e ciò che è male muoiono e l’uomo nuovo risorge – spiega padre Ponzoni -, così nella Chiesa c’è posto per coloro che vogliono rinascere a vita nuova. Papa Francesco raccomanda di accompagnare con attenzione e premura i fedeli più fragili, segnati dall’amore ferito e smarrito. Nessuno di noi deve giudicare e dobbiamo lasciare a Dio, che guida ogni cuore, la responsabilità di dirsi Padre di tutti, nessuno escluso». «Il gruppo Acor di Eupilio – conclude padre Daniele – è composto da quindici persone, comprendendo anche noi coordinatori: sì, perché nel gruppo condividiamo le problematiche alla pari, ciascuno con la propria esperienza».