Sirio 26-29 marzo 2024
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6-8 settembre

Giovani di Azione Cattolica,
Delpini parla ai responsabili

Nel corso della tre giorni sul ruolo dei giovani nell’evangelizzazione negli ambiti di vita in programma a Casciago, il Vicario generale sarà presente tutta la giornata di sabato

di Martino INCARBONE

2 Settembre 2013

«I campi di volontariato di Lecco e Monza sono andati molto bene, un centinaio di ragazzi si sono messi a servizio delle due comunità, lavorando per progetti di solidarietà del territorio di queste due città». Così racconta Irene Saonara, responsabile dell’Azione cattolica studenti, appena rientrata a casa entusiasta dal campo di volontariato che si è svolto a Monza, per sostenere un Pensionato della Caritas di Monza al servizio delle donne in difficoltà.

Sabato scorso, con questo campo di volontariato, si sono concluse le iniziative estive dell’Azione cattolica. Ed è già tempo di ricominciare: il prossimo fine settimana infatti i responsabili del settore Giovani di Azione cattolica si ritroveranno a Casciago, dal venerdì sera alla domenica pomeriggio, per progettare insieme l’anno associativo. Un momento per riflettere, organizzare le attività dell’anno e condividere tre giorni di vita e preghiera comune: quest’anno l’ospite sarà il Vicario generale, monsignor Mario Delpini, che trascorrerà con i giovani tutta la giornata del sabato.

«Il dialogo è iniziato, in occasione del pellegrinaggio a Mesero, quando i giovani di Ac hanno consegnato una lettera al cardinale Scola in cui ponevano domande e riflessioni all’Arcivescovo sul loro ruolo di giovani cristiani nella Diocesi di Milano – spiega ancora Irene -. A giugno il Vicario generale ha quindi incontrato i responsabili di Ac Giovani, diocesani e di Zona, per continuare il dialogo iniziato con la lettera, e da quell’incontro è nato il desiderio reciproco di passare del tempo a riflettere insieme».

I giovani di Ac hanno descritto all’Arcivescovo la loro voglia di vivere da protagonisti la Chiesa: «Abbiamo condiviso l’esperienza di una Chiesa nostra e dei nostri coetanei: il quadro che ne risulta – scrivono i giovani nella lettera – la ritrae un po’ in affanno. Le caratteristiche più visibili sono spesso le più problematiche: la lontananza dalla gente e la fatica di comunicare, soprattutto con i giovani. Ci siamo sentiti quindi interpellati, perché sappiamo che questo ritratto non riflette pienamente la Chiesa in cui viviamo, ancora capace invece di testimoniare in modo radicale il Vangelo. Infatti, sperimentiamo quotidianamente anche il volto celato della Chiesa, quella che non finisce sui giornali, quella Chiesa aperta, capace di accogliere, che fa della carità la sua missione. Abbiamo l’ardire di sognare una Chiesa quotidiana, pronta a testimoniare il Vangelo in ogni ambito di vita».

Per questo motivo il tema della Tre giorni e della riflessione con il Vicario generale sarà proprio il ruolo dei giovani nell’evangelizzazione negli ambiti di vita.