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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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8 maggio

Gessate festeggia con Scola il secolo della chiesa

Alle 10.30 l’Arcivescovo celebra la Santa Messa nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, consacrata nel 1916 dal cardinale Ferrari. A settembre nascerà la Comunità pastorale con Cambiago. Parla il coadiutore don Riccardo Sanvito

di Cristina CONTI

7 Maggio 2016

Domenica 8 maggio il cardinale Angelo Scola sarà a Gessate (Milano) dove, alle 10.30 celebrerà la Santa Messa nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo (via Chiesa 1). «Abbiamo invitato l’Arcivescovo perché quest’anno celebriamo il centesimo anniversario della consacrazione della nostra chiesa – Spiega il coadiutore, don Riccardo Sanvito -. Nel 1916 a Gessate fu infatti costruita la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo, consacrata il 1° maggio. Cent’anni fa, per l’occasione, venne qui il cardinale Ferrari. Ora siamo lieti di accogliere il cardinale Scola, che rappresenta l’unità della Chiesa diocesana. Siamo molto emozionati per la sua venuta. Tanto più che a settembre inizieremo l’esperienza della Comunità pastorale insieme alla parrocchia di Cambiago. Da parte dell’Arcivescovo ci aspettiamo quindi anche qualche indicazione in merito».

Come intendete celebrare questa ricorrenza?
Il Centro culturale parrocchiale San Mauro, insieme ad alcuni parrocchiani, ha realizzato una mostra e un libro che ripercorrono i cento anni di storia della chiesa. Ci siamo poi ritrovati mercoledì, giovedì e venerdì sera per un triduo di celebrazioni presiedute da monsignor Antonio Guido Filippazzi, nunzio apostolico a Giacarta, originario di Gessate, che ci ha aiutato a meditare su questo momento. Per l’anniversario, il 1° maggio alle 10.30 monsignor Filippazzi ha presieduto la celebrazione e alle 20.30 c’è stata la processione dalla Chiesa dell’Addolorata alla parrocchiale con il canto del Te Deum di ringraziamento.

Quali sono le caratteristiche del vostro territorio?
Siamo all’estrema periferia della città. Qui vivono circa 9 mila persone. La parrocchia è cresciuta molto negli ultimi vent’anni, grazie in particolar modo alla metropolitana che ha permesso di collegare velocemente la nostra zona con Milano. Molte famiglie giovani si sono trasferite qui: l’età media si è abbassata considerevolmente e le classi di catechismo sono diventate numerose.

La crisi economica si è sentita molto?
Sì, si è sentita e per questo abbiamo attivato diverse iniziative a favore delle persone più bisognose. Tutti i martedì e i sabati, al mattino, vengono preparati in oratorio pacchi alimentari per 40 famiglie, grazie al lavoro dei volontari della Caritas e del Banco Alimentare.

L’immigrazione è molto presente?
Abbastanza. Il 10% della popolazione è costituito da immigrati. Una buona parte di loro proviene dall’Est Europa, mentre per il resto sono soprattutto nord-africani.

I giovani sono numerosi. Quali iniziative organizzate per loro?
Un buon numero di ragazzi partecipa alla catechesi. In quest’ambito seguiamo il cammino suggerito dalla Diocesi per l’Iniziazione cristiana, le proposte educative per gli adolescenti e i giovani e iniziative mirate per i ragazzi delle medie. In particolare per questi ultimi, poiché al venerdì pomeriggio non c’è scuola, da due anni abbiamo dato il via a incontri che io chiamo “La Compagnia dell’anello”: ci si ritrova in oratorio dopo la scuola, si pranza insieme, poi c’è un momento di incontro e di gioco insieme, quindi si studia con l’aiuto di alcuni insegnanti che si sono resi disponibili. È un’iniziativa che piace: sono iscritti circa 60 ragazzi. Stiamo preparando poi l’oratorio feriale: sono circa 400 i ragazzi che ogni anno partecipano a questa esperienza, insieme a circa 150 adolescenti che vi prendono parte come animatori.

Ci sono altre proposte?
C’è il Centro culturale parrocchiale San Mauro, che ho citato all’inizio: una proposta educativa che organizza nel corso dell’anno iniziative culturali e incontri.

Anche gli anziani frequentano assiduamente?
Sì, anche gli anziani sono presenti. Gli ammalati poi vengono visitati regolarmente sia dai sacerdoti, sia dai ministri straordinari dell’Eucaristia.