«Futuro sostenibile» è un’espressione che Francesco Rutelli coniò una trentina di anni fa, costituendo il Centro che porta questa denominazione. Da allora quell’idea si è fatta pian piano, ma inesorabilmente strada nel sentire comune di molti. Fino a camminare sulle gambe dei giovanissimi che hanno sostenuto la battaglia – dapprima solitaria – di Greta Thunberg e ad arrivare ai Fridays for future, coloratissime manifestazioni che hanno riversato nelle piazze migliaia di giovanissimi in tutto il mondo.
La pandemia ha reso ancor più evidente la necessità di cesellare il nostro posto nella natura. Il 27 marzo 2020, in una piazza San Pietro vuota, dove il silenzio era tagliato solo dal ticchettio della pioggia insistente e dal fischio delle sirene dell’ambulanze lontane, papa Francesco pronunciò la frase dolente: «Non abbiamo ascoltato il grido del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato!». Ora anche le Istituzioni, organizzando la ripresa post-Covid, hanno messo al centro del Recovery plan l’esigenza di una transizione ecologica. E anche nel nostro Paese è stato creato un Ministero ad hoc.
La politica sconta storici ritardi. I temi dell’ambiente non sono mai entrati nelle agende dei partiti, se non di quelli a vocazione verde che, però, non sempre hanno saputo incidere sulle scelte generali. La sfida di oggi è accompagnare la società verso la consapevolezza che “meno è più”, come ripete il Papa.
Di tutti questi temi si parlerà giovedì 15 aprile, alle 13.45, con Francesco Rutelli nello spazio Weekly news, proposto dal Centro “C. M. Martini” agli studenti della Bicocca e alla cittadinanza. Diretta online su www.unimib.it/eventi/futuro-sostenibile