Ripartito sei mesi fa, il Fondo Famiglia Lavoro ha già raccolto in questa nuova fase 4 milioni e 180 mila euro. Di questa cifra sono già stati erogati 660 mila euro: 350 le persone aiutate in queste settimane, 152 sono stati accompagnati nella ricerca attiva del lavoro, 87 sono stati inseriti in corsi di formazione individuati nei territori dove risiedono, 7 hanno avuto accesso a corsi di formazione mirata attraverso borse lavoro e tirocini, 3 hanno ottenuto forme di microcredito per avviare piccole attività imprenditoriali. Tre persone hanno riottenuto un nuovo lavoro.
Il Fondo funziona grazie alla straordinaria mobilitazione del volontariato: oltre 600 le persone che gratuitamente operano nei 130 distretti sparsi sul territorio ai quali le persone che hanno perso il lavoro si rivolgono per chiedere sostegno. Questi dati sono stati diffusi in occasione della presentazione della nuova fase del Fondo e dell’iniziativa "Cento imprenditori per cento posti di lavoro". La Diocesi mediante cerca aziende coraggiose per riavvicinare i disoccupati al mondo del lavoro. È una iniziativa simbolica per ricostruire insieme e offrire a tutti un clima di fiducia e speranza, senza il quale difficilmente si uscirà dalla crisi.
Era la notte di Natale 2008 quando, davanti ai fedeli raccolti in preghiera nel Duomo di Milano, l’allora Arcivescovo cardinale Dionigi Tettamanzi si chiese cosa fare per aiutare le famiglie che stavano perdendo il lavoro. La risposta fu appunto l’istituzione del Fondo Famiglia Lavoro. In poco più di tre anni vennero raccolti 14 milioni di euro dalla generosità dei milanesi e aiutate 7000 famiglie a pagare il mutuo, l’affitto, le bollette del gas e della luce, a sostenere la spesa per l’alimentazione…
Il Fondo Famiglia Lavoro doveva essere temporaneo: purtroppo la crisi economica non è passata. Anzi sta colpendo ancora più duramente. Per questo l’attuale Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha voluto rilanciare l’iniziativa adeguandola alle necessità di una crisi che è strutturale e non passeggera. Nella nuova fase partita a gennaio 2013, il Fondo Famiglia e Lavoro è stato dotato di nuovi strumenti. Oggi le persone che vi si rivolgono ricevono non più solo aiuti a fondo perduto, ma anche prestiti per aprire piccole attività imprenditoriali, consulenza per proseguire attività lavorative in proprio che hanno già intrapreso, formazione professionale.