Il futuro, l’accademia, la formazione e la trasmissione del sapere, nella consapevolezza di una fede vissuta quotidianamente in ogni ambiente della vita: sono questi i pilastri e i principi ispiratori della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale che mercoledì 3 novembre – come l’Istituto superiore di Scienze religiose di Milano – avvierà l’anno accademico 2025-2026 (vedi qui l’invito). Ad approfondire il tema sul quale verterà l’inaugurazione è il preside della Facoltà, don Angelo Maffeis: «Il tema della prolusione affidata alla professoressa Elena Beccalli, rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è “Il potere dell’educazione e il futuro dell’Università”. Le Università e tutte le istituzioni accademiche sono infatti impegnate nel campo della formazione e dell’educazione e, per certi aspetti, il futuro delle nostre società è legato all’efficacia con cui esse sono in grado di svolgere il loro compito e si misura dalla qualità della loro azione formativa. Al tempo stesso, si può osservare che le istituzioni accademiche attraversano oggi profonde trasformazioni, che in molti casi modificano il progetto che le voleva luogo di ricerca e di formazione. Comprendere e accompagnare le trasformazioni, senza cedere a logiche puramente di mercato, rappresenta la sfida che le istituzioni accademiche si trovano oggi ad affrontare».
A tenere la prolusione, prima di Elena Beccalli, negli anni scorsi più volte si sono alternati rettori di altri atenei milanesi. Una scelta precisa da parte della Facoltà?
Quella di cercare occasioni di dialogo con le altre istituzioni accademiche presenti a Milano è stata una scelta intenzionale e consapevole. La Facoltà teologica, infatti, pur cosciente dell’originalità del suo approccio credente ed ecclesiale al fenomeno religioso, è convinta che l’ascolto reciproco e lo sforzo di far interagire i differenti percorsi di ricerca giovi a tutti e possa dilatare l’orizzonte di comprensione della realtà. Dall’incontro solenne per l’inaugurazione dell’anno accademico sono nati, negli scorsi anni, confronti ed esperienze di collaborazione che hanno permesso uno scambio fecondo. Ricordo solo il progetto di ricerca sul’’Intelligenza Artificiale che ci ha visti impegnati nell’anno accademico 2024-2025. All’Università Cattolica del Sacro Cuore ci lega naturalmente un profondo vincolo ideale e il comune radicamento nell’impegno educativo nato in seno alla Chiesa. Concretamente, da tempo la Facoltà teologica ha un’intensa collaborazione con l’Università Cattolica attraverso la possibilità di mutuare reciprocamente i corsi, nell’ambito dei bisogni educativi speciali, nel campo dei servizi librari e nei corsi di lingua italiana organizzati dall’Università cattolica per gli studenti stranieri che approdano numerosi alla Facoltà teologica.
Come la Facoltà partecipa alla missione educativa della Chiesa?
Inaugurando l’anno, la Facoltà teologica compie un atto pubblico e solenne con cui si presenta alla comunità ecclesiale e alla città e intende far conoscere quanto ha da offrire a tutti coloro che sono mossi da una ricerca personale nell’ambito della fede cristiana e dell’esperienza religiosa oppure che si preparano all’insegnamento o a un altro ministero ecclesiale. Cercando di assolvere la sua missione, la Facoltà è e vuole rimanere anzitutto un luogo di studio. Al tempo stesso, il nostro lavoro è mosso dalla convinzione che si tratta di un luogo di studio e che proprio uno studio paziente, profondo e prolungato può contribuire a una testimonianza della fede all’altezza del tempo che viviamo.



