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Milano

Dalle “primarie” in parrocchia un segno di speranza

La riflessione di un parroco in un quartiere in profonda trasformazione

don Angelo ZARDONI Parroco Sacro Volto, Milano

9 Ottobre 2011

La nostra parrocchia si trova in un quartiere di Milano (Isola-Garibaldi) che sta mutando in modo impressionante. Non solo dal punto di vista delle nuove costruzioni, ma anche per il cambio della gente che lo sta abitando. A differenza di altre parti della città, i dati ufficiali ci dicono che da noi la maggioranza della popolazione (forse il 60%) è tra i 26 e i 58 anni di età. Ognuno ha sott’occhio le problematiche di vario genere, che attraversano e talvolta travolgono, ovunque, queste fasce di umanità.

Con queste premesse, mi aspettavo che il rinnovo del Consiglio pastorale parrocchiale non riuscisse a suscitare particolare interesse. Invece, già quanto è avvenuto finora, nella preparazione delle elezioni, mi ha sorpreso. Ci sono state segnalate – in una specie di primarie – 56 persone. Di queste 26 hanno accettato di candidarsi. I tre quarti di loro sono tra i 18 e i 45 anni. Ne verranno scelti 12, perché 4 sono consiglieri di diritto e 5 saranno cooptati dal parroco.

Stranamente la composizione dei candidati sembra corrispondere al nuovo genere di popolazione del quartiere. Il che mi fa pensare che la secolarizzazione non sta galoppando trionfalmente, come pronosticavano qualche anno fa alcuni «profeti» di grande ascolto. Ma, forse soprattutto, i giovani stanno percependo la verità di quanto va ripetendo il Papa: «Senza Dio non c’è futuro».