Link: https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/da-un-intervento-del-cardinale-dionigi-tettamanzi-agli-operatori-sanitari-91901.html
Sirio 3 - 7 dicembre 2025
Radio Marconi cultura
Share

Da un intervento del cardinale Dionigi Tettamanzi AGLI OPERATORI SANITARI

24 Marzo 2006

Offriamo un breve stralcio tratto dall’intervento del cardinale Dionigi Tettamanzi su “La Ca’ Granda e la Città: ospitalità e speranza” , tenuto all’Università statale di Milano il 24 maggio 2005.

Sento il bisogno di dirvi, in modo tanto semplice e insieme tanto convinto e forte, di non dimenticarvi mai della nobiltà e della grandezza della vostra professione. Sento il bisogno di invitarvi ad avere uno sguardo nuovo e meraviglioso sulla vostra professione… Come è bella e significativa la domanda che si pone il salmista: «Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero? L’uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa» (Salmo 144,3-4).

E’ quanto mai eloquente questo contrasto tra l’estrema debolezza dell’uomo – un semplice soffio, un’ombra che se ne va – e Dio che si curva su questa debolezza con la sua cura, una cura che vibra di amore, di amore delicato e forte. Proprio di questo amore verso la debolezza dell’uomo malato, sofferente, morente il medico è interprete, prolungamento visibile e ministro…

Sento ancora il bisogno di chiedervi di non scordarvi mai che il primo responsabile della salute della sanità per la salute della persona è il medico e che il primo mezzo per guarire la sanità malata è l’impegno a raggiungere livelli sempre più alti di competenza e di professionalità. È per questo che il medico ha il dovere non solo di assistere, curare e guarire il malato, ma anche di ricercare nuove strade terapeutiche all’interno di una vera scuola di medicina e scienze umane…