La famiglia deve ritornare a occupare il posto centrale che le spetta nella società. alla luce del fatto che, in un contesto sempre più individualistico e privo di valori, rappresenta il baluardo delle certezze per la stragrande maggioranza dei giovani, ben l’80% che preferiscono l’unione civile o religiosa piuttosto che la convivenza. E che la famiglia sia «luogo di sicurezza, di rifugio e di sostegno per l’intera esistenza» lo testimonia l’Incontro mondiale di Milano 2012, anche per la numerosissima partecipazione dei nuclei familiari.
Ne è più che mai convinto monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della famiglia, che oggi ha presentato gli atti dell’evento milanese e le iniziative in programma nei prossimi mesi in vista dell’appuntamento di Philadelphia del 2015. Per questo cammino di avvicinamento sono state messe a punto una serie di proposte che avranno come attenzione prioritaria la Carta dei diritti della famiglia promossa dal dicastero esattamente trenta anni fa. «Saranno presentate il prossimo 15 febbraio alle Nazioni Unite a New York e a marzo a Ginevra per essere poi al Parlamento Europeo – ha spiegato monsignor Paglia -. Il 17 aprile ci sarà un convegno di studio curato dai giuristi cattolici sul tema “Famiglia: la prima impresa”, mentre dal 26 al 28 giugno il seminario internazionale dei giuristi cattolici farà il punto sui trent’anni della Carta dei diritti della famiglia. È previsto poi un incontro di studio a Strasburgo dal 3 al 5 settembre in vista del 20° anniversario dell’Anno internazionale della famiglia». Il 26 e 27 ottobre l’atteso pellegrinaggio delle famiglie alla tomba di San Pietro in occasione dell’Anno della fede e a novembre il convegno internazionale sull’intergenerazionalità suggelleranno il 2013 come tappa di avvicinamento all’Incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia nel 2015.
E non è tutto. Perché il dicastero vaticano, per far conoscere le sue attività – ha aggiunto monsignor Paglia – si è dotato di numerosi strumenti, a cominciare dal sito internet www.familia.vacostantemente aggiornato, una newsletter quindicinale che viene inviata sulla casella di posta elettronica di chi ne fa richiesta, una rivista quadrimestrale Familia et vita che offre un panorama ricco e completo di interventi scritti da personalità ecclesiastiche e del mondo accademico e una collana di tascabili “Famiglia in cammino”, inaugurata dal volumetto Ciao, Papa!, corredato di foto dell’incontro milanese tra Benedetto XVI e le famiglie del mondo la sera del 2 giugno 2012.
«Quello di Milano è stato un evento carico di conferme perché ha contribuito a rafforzare la consapevolezza dell’essere famiglia – ha detto Alfonso Colzani, responsabile del Servizio diocesano per la famiglia insieme alla moglie Francesca Dossi – e ha fatto vivere alla Chiesa locale uno straordinario momento ecclesiale per la presenza di Benedetto XVI (un Papa mancava da trenta anni dal capoluogo lombardo). Occasione speciale che ha consentito di mostrare al mondo una Chiesa visibilmente unita e una, in un evento di festa e di popolo di Dio».
Sei mesi dopo, sono diverse e tutte positive le ricadute dell’evento. A cominciare dalla ripresa della pastorale familiare grazie – gli ha fatto eco la moglie Francesca – «anche alle numerose commissioni sorte ovunque sul tema familiare. Oltre alla consapevolezza comune di dover salvaguardare la domenica come giorno del Signore da dedicare alle relazioni, trascurate a lungo durante la settimana lavorativa fitta di impegni quotidiani».