Tutte le parrocchie del Decanato hanno collaborato attivamente all’azione promossa dalla Caritas di Monza a sostegno della seconda edizione del Fondo Famiglia Lavoro, nota come “1000×5”, nata per rendere operative e localizzare nel territorio di Monza, Brugherio e Villasanta le indicazioni e gli orientamenti espressi dal cardinale Angelo Scola.
In questi primi mesi di vita (dall’1 marzo) alle casse del 1000×5 sono giunti 102.306 euro grazie al contributo di 1803 persone, che hanno deciso di versare almeno 5 euro al mese per un anno intero. Molti hanno già versato l’intera quota annuale, cioè almeno 60 euro; altri hanno scelto, invece, di aderire con un libero contributo, anche con cifre significative.
Sono le famiglie e le persone che hanno perso il lavoro negli anni della crisi, cioè dal 2009 a oggi, a beneficiare dei servizi offerti dal Fondo: sostegno finanziario e accompagnamento nella ricerca di un nuovo lavoro o nella scelta di un nuovo progetto professionale. Sono due, infatti, i canali di “spesa” del Fondo: il primo consente di offrire un immediato aiuto, mediamente di 300 euro mensili, alle famiglie che si trovano in forte disagio economico; il secondo riguarda i corsi di formazione necessari alla riqualificazione professionale e alla ricerca di una nuova occupazione.
Dunque il 1000×5 accoglie gli orientamenti dell’Arcivescovo: l’assistenza, seppur necessaria per fronteggiare le emergenze economiche, deve essere accompagnata dalla formazione e dal sostegno sociale e psicologico alle famiglie per trovare un nuovo lavoro. «Molte persone che si rivolgono al Fondo e che vengono poi indirizzate al colloquio per la ricerca del lavoro, o semplicemente per la compilazione del curriculum vitae colgono e apprezzano i consigli degli esperti volontari che seguono questi colloqui – spiega Anna Piazza, psicologa e collaboratrice del 1000×5 -. Chi cerca lavoro in questo momento di crisi non riesce a valorizzare fino in fondo le proprie esperienze e le proprie competenze: preferisce offrirsi disponibile a qualsiasi lavoro, anche a scapito della propria formazione precedente. Certo, l’aspettativa più grande resta sempre quella di trovare subito un lavoro. Proprio per questo dedichiamo molto tempo e attenzione alla valorizzazione delle risorse personali, al sostegno e all’accompagnamento nella ricerca di un nuovo lavoro».
A oggi, nel Decanato, sono state compilate 119 domande che interessano più di 400 persone. Di queste domande 78 sono state esaminate e 73 sono state ritenute idonee. Le restanti domande saranno esaminate entro il mese di luglio. Alcune persone hanno già iniziato il percorso di formazione e riqualificazione, che è gratuito e a carico del 1000×5; altre invece hanno ricevuto un contributo, come detto di circa 300 euro mensili per sei mesi, che serve a fronteggiare le spese immediate (mutuo, affitto, bollette…). In totale il Fondo ha erogato finora 44.360 euro di contributi.
Di fronte a questi numeri la Caritas esprime soddisfazione per la generosità superiore alle aspettative, con cui il Decanato ha aderito all’iniziativa: «Cogliamo e segnaliamo soprattutto il valore educativo di questa generosità: è bello pensare alla iniziativa di un oratorio che dona la raccolta di più giornate di gioco e condivisione al Fondo, per sostenere le famiglie in difficoltà; così come ringraziamo le impiegate della posta che si sono organizzate per dare il loro contributo; così pure ai tanti nonni che arrivano con i loro nipotini…».
Nei prossimi mesi il fondo 1000×5 si prefigge di coinvolgere, oltre alle organizzazioni sindacali, anche le associazioni artigiane e imprenditoriali in modo che si possano orchestrare interventi più efficaci.