«Non c’è stata nessuna discussione o divisione tra i cardinali» nella scelta della data d’inizio del Conclave, decisa «con una maggioranza del tipo dieci a uno», quindi con «una votazione univoca» tale da non lasciare alcun dubbio sulla volontà dei porporati, una volta giunti a Roma tutti i cardinali elettori. A riferirlo ai giornalisti è stato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, nel briefing in cui ha reso noto il modo in cui si è arrivati alla scelta del 12 marzo per iniziare le procedure che porteranno all’elezione del nuovo Papa.
Venerdì pomeriggio, ha ricordato, c’è stata l’ottava Congregazione generale. Sono arrivati due nuovi cardinali non elettori, erano presenti 145 cardinali. Subito dopo la votazione per il Conclave, ci sono stati 15 interventi da parte dei porporati. Sabato mattina, poi, la nona congregazione generale – alla quale sono intervenuti 17 cardinali, per un totale di 133 interventi finora, che si prevede arriveranno a circa 150 con la Congregazione di lunedì mattina – è iniziata con la decisione che i cardinali si trasferiranno alla Casa Santa Marta in Vaticano, martedì mattina alle 7. Alle 10 ci sarà la Messa Pro eligendo Romano Pontifice, celebrata dal cardinale decano Angelo Sodano. È stato, inoltre, fatto il sorteggio delle camere. Lunedì pomeriggio, alle 17, nella Cappella Paolina ci sarà il giuramento di riservatezza delle persone che saranno di servizio al Conclave. Martedì pomeriggio, alle 16.30, ci sarà la processione dei cardinali dalla Cappella Paolina del Palazzo Apostolico alla Cappella Sistina. Poi il giuramento e l’«extra omnes», dopo il quale i cardinali seguiranno la meditazione del cardinale Grech (non elettore) e poi, se riterranno opportuno, potranno procedere alla prima votazione. Intorno alle 19.30 dovrebbero tornare a cena.
La “giornata tipo” dei cardinali
Padre Lombardi ha fornito ampi dettagli sulla “giornata tipo” dei cardinali riuniti in Conclave. A partire da mercoledì 13 si prevede la colazione al mattino a Santa Marta tra le 6.30 e le 7.30; alle 7.45 il trasferimento al Palazzo Apostolico e, dalle 8.15 alle 9.15, concelebrazione della Santa Messa nella Cappella Paolina. Alle 9.30 i cardinali entrano in Sistina, recitano l’Ora Media e fanno gli scrutini della mattina. Alle 12.30 ritornano a Santa Marta e, alle 13, il pranzo. Alle 16, ha aggiunto padre Lombardi, i 115 cardinali elettori si trasferiscono di nuovo alla Cappella Sistina: si prevedono intorno alle 16.50 gli scrutini del pomeriggio e alle 19.15 i Vespri con cui i cardinali concludono nella Cappella Sistina la giornata delle votazioni. Alle 19.30 il trasferimento a Santa Marta, alle 20 la cena.
Gli orari delle “fumate”
Per quanto riguarda le fumate, segno tipico per i fedeli del Conclave in corso e poi dell’elezione del nuovo Papa, padre Lombardi ha ricordato che si fanno bruciando le schede al termine delle votazioni: non però di ogni singola votazione, bensì delle votazioni del mattino e delle votazioni del pomeriggio. «Se non c’è un’elezione oppure se l’elezione avviene nella seconda votazione del mattino o del pomeriggio – ha detto il direttore della Sala stampa della Santa Sede – gli orari normali sono intorno alle 19 e intorno alle 12», ma si tratta di «un’indicazione molto sommaria». Se invece «c’è un’elezione avvenuta nel primo scrutinio del mattino o nel primo scrutinio del pomeriggio, la fumata – che in questo caso è bianca – allora avviene a metà della mattina o alla metà del pomeriggio», quindi «orientativamente» tra le 10.30 e le 11 al mattino e intorno alle 17.30-18 del pomeriggio. L’elezione di papa Ratzinger era stata alla prima votazione del pomeriggio e quindi la fumata era stata dopo le 17. Dopo la fumata bianca, le campane di San Pietro suoneranno a distesa.
Quanto durerà il Conclave?
A questa domanda, padre Lombardi ha risposto precisando che «la percezione è che il Collegio dei cardinali è maturo, se però il Conclave sarà lungo o meno non lo so dire». In base alla propria esperienza, però, il direttore della Sala stampa della Santa Sede ha fatto notare che «in un tempo relativamente rapido, quando ci sono così tante votazioni, ognuno prima esprime il suo candidato e poi capisce quali sono i candidati che possono ricevere consenso, e quindi converge sul candidato con più consenso in modo da orientare la scelta in quella direzione». Tutti passi, questi, che possono avvenire rapidamente, nel coso delle successive votazioni: per questo i Conclavi dell’ultimo secolo sono stati piuttosto brevi. «È un processo che può muoversi con notevole rapidità», nell’arco di «alcuni giorni», mentre un Conclave di lunga durata «manifesterebbe un bloccarsi della situazione».
Il Papa emerito è informato delle Congregazioni e del Conclave? «Il Papa emerito – la risposta di padre Lombardi – segue e sa benissimo a che punto è il processo, anche grazie al suo attivissimo segretario particolare, ma non penso che abbia un rapporto sui contenuti degli interventi delle Congregazione». Intanto sono stati “briffati” – termine tecnico che ne indica l’annullamento, tramite alcune rigature – i cinque oggetti che appartenevano al Papa regnante e che dopo la sua rinuncia al soglio di Pietro non sono più in suo possesso: l’anello del pescatore – nella versioni che portava al dito e in quella usata come sigillo -, i due timbri a secco e la matrice dei sigilli in piombo. Il nuovo anello del pescatore, ha reso noto padre Lombardi, «sarà identico a quello del suo predecessore, cambierà solo la scritta con il nome del nuovo Papa intorno all’immagine».