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Territorio

Comunità pastorali, nuovi passi verso la fede

Sono nate a Milano, Settala e Gavirate. In tutto ora sono 131 e coinvolgono 449 parrocchie

di Nino PISCHETOLA

27 Novembre 2011

Oggi sono 131 le Comunità pastorali nella Diocesi di Milano: le ultime in ordine di tempo sono nate a Gavirate, Milano (tra le parrocchie S. Martino in Greco e S. Maria Goretti) e Settala.

I componenti dei Direttivi sono stati accolti il 19 novembre scorso nel Palazzo arcivescovile per ricevere ufficialmente il mandato diocesano dal cardinale Angelo Scola. Nel contesto di una semplice, ma intensa liturgia della Parola, l’Arcivescovo ha sottolineato i principali tratti dell’incarico che ha affidato. «Il Cardinale ci ha invitato a resistere alla tentazione di ridurre il nostro impegno alla dimensione organizzativa – sottolinea Ugo Pavanello, laico del Direttivo della Comunità pastorale “Beato Giovanni Paolo II” di Milano – : l’importante è costruire relazioni familiari con le persone affidate». Terminata la celebrazione, ciascun Direttivo ha incontrato singolarmente l’Arcivescovo, che ha infine congedato i presenti con un piccolo omaggio, un suo libro dal significativo titolo Come nasce e come vive una Comunità cristiana.

Invece il 23 ottobre scorso era stato monsignor Erminio De Scalzi, Vicario episcopale per la città di Milano, ad accompagnare la nascita ufficiale della nuova Comunità pastorale milanese, con un semplice corteo dalla chiesa di S. Martino in Greco a quella di S. Maria Goretti, ultimo tratto di un cammino che in questi anni ha visto impegnate insieme le due parrocchie in diverse iniziative sul tema “Passi verso la fede”.

È intitolata al “Beato Giovanni Paolo II” anche la nuova Comunità pastorale a Settala, mentre è dedicata alla Ss. Trinità quella di Gavirate, costituita ufficialmente domenica 27 novembre in una S. Messa solenne presieduta da monsignor Luigi Stucchi, Vicario episcopale di zona. «È già iniziata una stabile collaborazione tra gli oratori – racconta il responsabile don Piero Visconti – e c’è una proposta unica per i preadolescenti, gli adolescenti e giovani con momenti nelle diverse parrocchie. Tra l’altro è stato eletto un unico Consiglio pastorale con grande partecipazione delle Comunità. Il Consiglio è composto da rappresentanti di tutte le comunità. Il livello di collaborazione è buono».

Le 131 Comunità pastorali della Diocesi coinvolgono 449 parrocchie. Tra gli incaricati si contano 517 sacerdoti diocesani o religiosi, 10 candidati al presbiterato (diaconi transeunti), 41 diaconi permanenti, 99 religiose o consacrate, 20 laici. Quanto alla distribuzione nelle Zone pastorali della Diocesi: 7 Comunità pastorali nella città di Milano, 30 nella Zona di Varese, 28 nella Zona di Lecco, 17 nella Zona di Rho, 34 nella Zona di Monza, 8 nella Zona di Melegnano, 7 nella Zona di Sesto San Giovanni.

Ma il cammino delle Comunità pastorali continua, con l’accompagnamento di quelle che stanno nascendo e anche di quelle già costituite, con momenti di verifica. Uno di questi, a livello diocesano, è il laboratorio che si svolge ogni anno. «La formula del laboratorio si è rivelata positiva – fa sapere monsignor Claudio Fontana, segretario della Commissione arcivescovile per la Pastorale di insieme e le nuove figure di ministerialità – perché con questa iniziativa si riescono a incrociare la vita effettiva delle Comunità pastorali con le indicazioni di teologia pastorale e di diritto canonico. Per esempio, l’ultimo laboratorio in occasione dei rinnovi dei Consigli pastorali ha consentito, a partire proprio dalla base, di elaborare il nuovo Direttorio per i Consigli pastorali tenendo conto appunto della nuova realtà delle Comunità pastorali».

Gli atti del laboratorio diocesano

A cinque anni dall’omelia del Giovedì santo del 2006, che dava il via alla riflessione sulla missionarietà, anche le Comunità pastorali si confrontano con il passaggio significativo che la Diocesi è chiamata a vivere in questi mesi con il rinnovo dei Consigli pastorali. L’identità di una Comunità pastorale alla luce del rinnovo dei suoi Consigli era appunto il tema del Laboratorio diocesano sulle Comunità pastorali (4-5 marzo 2010) ed è anche il titolo del sussidio che ne raccoglie gli atti (Centro Ambrosiano, pagine 96, euro 7). «Cinque anni, pur non essendo molto, è però un periodo rappresentativo per un primo momento di riflessione - scrive nella prefazione il Vicario generale, monsignor Carlo R.M. Redaelli - dato che non tutto era nuovo e che, tuttora, il cammino delle Comunità pastorali è sempre qualcosa che dice un modo nuovo di esprimersi della Chiesa locale sul territorio».