Circa 100 mila posti. Per una sola notte. Nelle strutture ecclesiali e civili nell’area più vicina a Bresso. Destinati ai pellegrini in sacco a pelo che verranno per il Papa. È l’appello che lancia la Fondazione Milano Famiglie 2012, che organizza il VII Incontro mondiale delle famiglie.
A meno di 100 giorni dall’arrivo del Santo Padre a Milano, le parrocchie della Diocesi ambrosiana si stanno preparando a ricevere i pellegrini. Nel frattempo, gli organizzatori stanno predisponendo, accanto al “servizio ordinario” di accoglienza, anche un “servizio straordinario” di accoglienza in modalità “leggera”, per rendere più facile per i fedeli – e anche meno problematica per la città – la partecipazione ai due momenti che vedono la presenza del Pontefice (la Festa delle testimonianze, sabato 2 giugno, e la Santa Messa, domenica 3 giugno).
Già 657 comunità, i due terzi di quelle interessate al servizio, hanno nominato il Responsabile organizzativo locale, l’assistente del parroco incaricato di raccogliere le disponibilità delle famiglie candidate all’accoglienza. Una risposta soddisfacente a detta degli organizzatori che ritengono la sistemazione in famiglia la modalità prioritaria, dal momento che «aprire la porta di casa al mondo», è stato sin da subito il leit-motiv che ha accompagnato la preparazione all’evento.
Ora, accanto all’accoglienza diffusa nelle case dei parrocchiani, un’esperienza di condivisione che rappresenta il tratto qualificante dell’Incontro, la Fondazione Milano Famiglie 2012 cerca la disponibilità di posti anche in strutture di proprietà di parrocchie, associazioni, istituti, per la sola notte di sabato, nei pressi di Bresso, il Comune dove avranno luogo i due momenti con il Pontefice, che richiameranno il maggior numero di fedeli. L’invito è rivolto, in particolare ai parroci delle 42 parrocchie che si trovano nel raggio di 4 chilometri dal Comune dell’hinterland milanese e a quelli delle 73 lungo le due linee delle metropolitana, la M1 rossa e la M3 gialla. Ma l’invito è rivolto anche ai religiosi degli istituti che si trovano nella stessa area, ai presidenti degli enti non profit, ai dirigenti scolastici, in generale a tutti coloro disposti a mettere a disposizione della buona riuscita dell’evento palestre, auditorium, sale civiche.
Data la brevità della permanenza delle persone, in questo caso, non occorrerà offrire che lo spazio dove i fedeli potranno stendere le stuoie e i sacchi a pelo con i quali viaggiano. Obiettivo della richiesta è ottenere un numero all’incirca di 100 mila “posti-stuoia” da utilizzare come riserva solo in caso di necessità. La sistemazione certamente più spartana di quella che si potrà garantire in famiglia, permetterà tuttavia ai pellegrini di poter raggiungere velocemente il cuore dell’evento. A beneficiarne sarà inoltre l’intera città, poiché questa soluzione avrà anche il non trascurabile effetto di alleggerire il sistema di trasporti milanese proprio nei momenti principali dell’Incontro.
«Serve la collaborazione di tutti per centrare questo obiettivo e dimostrare che la generosità dei milanesi è all’altezza della situazione», osserva don Bruno Marinoni, responsabile dell’area operativa di Fondazione Milano Famiglie 2012.