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I regali del Cardinale

Bressan: «Una nuova forma di carità dalle radici antiche»

Sempre più milanesi donano all’Arcivescovo i loro oggetti più preziosi per aiutare gli altri. Quest’anno le offerte permetteranno di inserire in azienda le persone che hanno perso il lavoro

23 Novembre 2016

Se la crisi ha spinto le persone a impegnare i propri gioielli di famiglia per sopravvivere, la provocazione lanciata dal cardinale Scola con “I Regali del Cardinale” ha sollecitato chi dalla crisi non è stato colpito a donare qualche pezzo d’argenteria per aiutare gli altri. Dietro ognuno dei singoli oggetti che compongono il catalogo dell’iniziativa benefica ci sono gesti personali di generosità. Una signora quest’anno ha fatto arrivare in Curia, il 7 novembre, giorno del 75° compleanno del cardinale Scola, il suo anello di fidanzamento ricevuto quando era ragazza, proprio perché l’Arcivescovo lo inserisse tra “I Regali”. Un fedele in pellegrinaggio in Terra Santa ha acquistato a Betlemme una preziosa icona per contribuire all’iniziativa natalizia solidale. Lo stesso ha fatto un canonico del Duomo, appassionato d’arte, che ha pensato di offrire tre tavole del Settecento, una raffigurante una Madonna con bambino, le altre due un Ecce Homo.

Il catalogo dell’edizione 2016 de “I regali del Cardinale” è stato presentato questa mattina in Arcivescovado. Complessivamente 54 pezzi, di cui 22 icone e quadri, 7 creazioni di oreficeria e argenteria, 6 della sezione antiquariato e 19 oggetti vari per un valore totale di 50 mila euro.

Le offerte che saranno corrisposte per ognuno di questi oggetti nell’operazione gestita dal Rotary club Meda e delle Brughiere serviranno per finanziare i tirocini formativi in azienda promossi dal Fondo Diamo Lavoro, la versione 3.0 del Fondo Famiglia Lavoro, messa a punto dalla Diocesi per offrire una concreta opportunità alle persone disoccupate.

«È il quarto anno consecutivo che il cardinale Scola propone questa iniziativa, i fedeli l’hanno sempre più apprezzata e da un paio d’anni sono sempre di più le persone che hanno scelto di imitarlo, donando anche loro gli oggetti preziosi al Fondo per aiutare le persone che si trovano in difficoltà», ha sottolineato Gianna Pigazzini, curatrice della selezione dei regali del Cardinale.

Monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale ha rilevato che «questa iniziativa è la felice congiunzione di una forma antica e nuova di carità. Da un lato l’esempio del Cardinale ha fatto riscoprire il gusto antico della nostra gente di donare qualcosa per gli altri. Dall’altro, con la Caritas Ambrosiana, stiamo mettendo a punto uno strumento ancora più raffinato per far incontrare chi cerca lavoro a chi può offrirlo».

«Naturalmente non è la Diocesi, né la Caritas Ambrosiana che possono creare i posti di lavoro – ha spiegato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, cui la Diocesi ha affidato la gestione operativa del Fondo Diamo Lavoro -. L’occupazione dipende sempre dalle capacità degli imprenditori e dalle condizioni del mercato. Quello che ci siamo impegnati a fare con il Fondo Diamo Lavoro è scovare, territorio per territorio, quelle imprese che hanno le migliori prospettive e formare le persone disoccupate per le qualifiche che quelle imprese richiedono, attraverso lo strumento che è risultato il più efficace, quello del tirocinio formativo in azienda. In questi mesi stiamo facendo la ricerca attraverso le associazioni imprenditoriali, dal mese di gennaio inizieremo a raccogliere le prime domande. Il costo medio complessivo di un tirocinio va dai 2 ai 3mila euro. Solo con le offerte che raglieremo con i regali del Cardinale potremmo dunque già aiutare concretamente 25 famiglie. Ma questa è appunto solo la prima iniziativa di raccolta fondi. Siamo certi che i fedeli contribuiranno come hanno fatto già negli scorsi anni per permetterci di operare».

Maurizio Paladini, presidente del Rotary club Meda e delle Brughiere, ha detto: «Siamo felici di poter mettere a disposizione le nostre competenze e il nostro tempo per la comunità, coerentemente con lo spirito rotariano che è aiutare l’umanità». 

Per aderire

Chi vorrà dare il proprio contributo, potrà valutare gli articoli consultando on line sul sito www.fondofamiglialavoro.it e www.rotarymeda.it il catalogo “I regali del Cardinale per il Fondo Diamo Lavoro”. Quindi potrà telefonare al numero dedicato 3407442797 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 11 e dalle 15 alle 16) e successivamente inviare una mail all’indirizzo rotarymeda.famlav@libero.it indicando per ciascuna opera il numero e l’importo offerto. In alternativa potrà inviare una mail all’indirizzo rotarymeda.famlav@libero.it indicando per ciascuna opera il numero e l’importo offerto. Nell’arco delle 48 ore riceverà la risposta circa l’assegnazione delle opere, che potrà anche essere negativa qualora nello stesso lasso di tempo pervenisse un’offerta più alta.

In caso di risposta positiva si dovrà procedere entro 48 ore al versamento dell’importo sul conto intestato a Rotary Meda Fondo Famiglia Lavoro (Iban: IT58Y0837433360000014551071, Banca di Credito Cooperativo Barlassina filiale di Meda). Come causale, specificare il numero dell’opera del catalogo “I doni del Cardinale per il Fondo Diamo Lavoro”.

Essendo questo un progetto di solidarietà sociale non saranno accolte offerte al ribasso o destinate a una commercializzazione delle opere.

Le offerte saranno devolute al finanziamento delle attività previste dal Fondo rilanciato dall’Arcivescovo per aiutare le famiglie a ritrovare il lavoro: erogazioni a fondo perduto, formazione professionale, micro-credito, consulenza aziendale.