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Milano

Al cuore della crisi per assumere una responsabilità

Il presidente delle Acli di Milano Gianni Bottalico sul Discorso alla Città del cardinale Scola

7 Dicembre 2011

«Il primo Discorso alla città dell’Arcivescovo cardinale Scola va dritto al cuore della crisi attuale, ne evidenzia la originaria dimensione etica ed antropologica, invita ad allargare gli orizzonti della ragione economica e politica in vista di un’idea di città e di società non più basati sull’individualismo bensì sulla fiducia vicendevole»: è questo il commento di Gianni Bottalico, presidente provinciale delle Acli, sul Discorso alla città pronunciato dall’Arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola.

«La coscienza dell’eccezionale momento di passaggio – prosegue Bottalico -, il travaglio che stiamo attraversando va di pari passo con l’invito a una decisa assunzione di responsabilità nel presente: “Il domani avrà un volto nuovo se rifletterà la nostra speranza di oggi”, ci ha ricordato l’Arcivescovo, esortando tutti, a cominciare dalla politica, a cogliere le nuove sfide per esercitare quella “responsabilità creativa” che libera “la ragione economico-finanziaria dalla gabbia di una razionalità tecnocratica e individualistica”, di cui abbiamo visto in questi anni tutti i suoi limiti».

«L’Arcivescovo pone giustamente in risalto anche la corresponsabilità del mondo cattolico all’”attuale stato di cose. Per quanto ci riguarda abbiamo la consapevolezza che una associazione di cristiani laici, popolare come le Acli deve intendere l’invito che viene dal Santo Padre ad una nuova stagione di impegno dei cattolici in politica come la scelta di affrontare nuove sfide etiche ed antropologiche in funzione di una maggiore giustizia sociale che ha nel lavoro equamente remunerato, difeso nella sua dignità da opportune politiche nei confini nazionali e comunitari, dalla concorrenza sleale asiatica e dagli eccessi mercatisti di questi anni, il suo fondamento».

«Le Acli milanesi – conclude Bottalico – accolgono con particolare attenzione l’annuncio dato dall’Arcivescovo Cardinal Angelo Scola, della definizione di nuove linee per lo sviluppo del Fondo Famiglia Lavoro, alla cui gestione erano state chiamate dal cardinal Dionigi Tettamanzi, e rinnovano all’Arcivescovo la loro disponibilità a mettersi al servizio del nuovo percorso».