Il progetto diocesano di «Manutenzione programmata degli immobili» avviato nel 2013 entra nel vivo. Scopo del progetto è quello di incoraggiare le parrocchie a monitorare e conservare il proprio patrimonio immobiliare attraverso un’adeguata manutenzione e con interventi tempestivi se necessario; ottimizzare i costi di manutenzione; mettere in sicurezza gli immobili per ridurre i rischi; pianificare gli interventi valutando le risorse economiche.
Il progetto, presentato ai Decani nei giorni scorsi, coinvolgerà tutte le parrocchie della Diocesi, ma dal novembre scorso già una decina stanno lavorando: San Martino (Bollate), San Pancrazio (Bovisio Masciago); San Magno (Legano); San Nicolao della Flue (Milano); Sacra Famiglia (Monza); Sant’Ambrogio (Rozzano); San Giuseppe (Seregno); Sacra Famiglia (Peschiera Borromeo); San Bartolomeo Apostolo e San Francesco d’Assisi (Siziano). Entro l’estate queste parrocchie concluderanno la verifica dei loro immobili rilevando eventuali criticità e programmando gli interventi futuri. «Tutti i dati raccolti dalle parrocchie, relativi alla vita e alle condizioni degli immobili – spiega don Umberto Oltolini dell’Ufficio amministrativo diocesano -, saranno inseriti in un programma informativo chiamato “Fascicolo del fabbricato e piano di manutenzione”, che resterà a loro disposizione per gli aggiornamenti, ma sarà visualizzabile anche da noi».
Oltre alla realizzazione di un piano legato alle condizioni fisiche di chiese, case parrocchiali, oratori e altre strutture, il progetto permetterà anche di verificare la documentazione riferita agli immobili: certificazione degli impianti, agibilità, edifici accatastati, ecc., così da regolarizzare ogni situazione. Il progetto prevede costi iniziali da parte della Diocesi per la realizzazione del prodotto informatico, la promozione e la formazione dei tecnici, mentre le parrocchie dovranno pagare il loro referente tecnico e le consulenze da parte di Società Consulta che ha collaborato alla redazione del Fascicolo. Per le parrocchie medio-piccole la spesa iniziale per la redazione del Fascicolo del fabbricato potrebbe aggirarsi intorno a 1.400-1.500 euro, mentre gli aggiornamenti successivi costerebbero intorno alle 50 euro all’anno. «La Diocesi – dice continua don Oltolini – si sta attivando presso la Conferenza episcopale italiana per ottenere un contributo da destinare alla parrocchie più bisognose. Questa richiesta è stata possibile perché la Cei è interessata al progetto e non è escluso che in futuro possa essere esteso anche ad altre Diocesi».
Intanto, grazie alla collaborazione dei Vicari episcopali di Zona sono stati individuati 7 Decanati che tra settembre e novembre entreranno nel progetto coinvolgendo complessivamente 87 parrocchie. Il progetto di manutenzione sarà quindi presentato il 10 giugno a Melegnano (Zona VI), il 18 a Bresso (VII) e il 25 a Appiano Gentile (II) alle 21; a settembre sarà la volta di Bollate (IV), Merate (III), Città Studi (I) e Lissone (V). Agli incontri saranno invitati i parroci, i membri dei Consigli affari economici parrocchiali e i tecnici già individuati come referenti del progetto. «Se una parrocchia che non fa parte dei 7 Decanati fosse interessata a partire con il progetto – conclude don Oltolini – può prendere contatti con l’Ufficio amministrativo, che valuterà tempi e modi per procedere».