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Progetto

Aids, 16 Caritas insieme
per tornare a formare e sensibilizzare

Un articolato programma di animazione del territorio rivolto a giovani e adulti. In occasione della Giornata mondiale di lotta alla malattia, realizzato un breve spot che sottolinea che l’Hiv non giustifica discriminazioni

di Cinzia NEGLIA

26 Novembre 2015

Un progetto nazionale. Nato da una riflessione svolta da Caritas Italiana con alcune Caritas diocesane che, a partire dagli anni Ottanta hanno aperto case di accoglienza, in risposta ai bisogni delle persone con Aids. E che oggi coinvolge 16 Caritas diocesane (Ancona, Bergamo, Bolzano, Brescia, Catanzaro, Cremona, Firenze, Foligno, Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Piacenza, Reggio Calabria, Roma, Verona).

La realtà odierna è ben diversa dai primi anni di impegno. E porta a prendere atto che anche la Chiesa ha un po’ rinunciato a progettare iniziative di sensibilizzazione, formazione e informazione. Ne è scaturita la proposta di un progetto nazionale, che ha l’obiettivo di ricordare alla comunità cristiana che ogni persona è fatta a immagine e somiglianza di Dio, che ogni fratello che soffre “mi riguarda”, che è necessario abbattere l’indifferenza e l’ignoranza, ed eliminare le distanze.

Il progetto ha avuto una prima concretizzazione nel costruire, a livello unitario, strumenti di animazione e formazione (da questionari a clip formative) da utilizzare nelle attività che si conducono nei territori. Due i target raggiunti: gli adulti, ovvero quanti sono impegnati nelle parrocchie (dai volontari dei centri di ascolto, ai catechisti, agli operatori Caritas), e i giovani, incontrati attraverso iniziative in luoghi di aggregazione, oratori e soprattutto scuole. Con loro – anche tramite concorsi – si sono utilizzati strumenti che hanno permesso di ricevere significativi feedback e che li hanno sollecitati a elaborare lavori e prodotti di comunicazione (pagine facebook , gruppi whatsapp, video, manifesti) sull’argomento.

Per il 1° dicembre, Giornata mondiale di lotta all’Aids, le iniziative proposte dale Caritas hanno inteso testimoniare il lavoro fin qui svolto, e d’altro canto allargare la sensibilizzazione all’intera cittadinanza. È stato questo l’obiettivo di concerti, mostre, manifestazioni in piazza, presenza di camper e gazebo per la distribuzione di dépliant illustrative e gadget. È stato predisposto, tra l’altro, un breve spot, facilmente divulgabile e scaricabile dalla home page del sito di Caritas Italiana (www.caritas.it). Per ribadire che ogni persona è preziosa e unica, e al tempo stesso diversa e simile a ogni altra, e che ciascuno ha il compito di costruire legami e non muri: non può essere l’Hiv a fare la differenza, tutti dobbiamo batterci per una differenza che include.