«Seguire il cammino dei diciottenni significa poi essere costantemente stimolato a rimanere vigile sul mio modo di essere cristiano: a 18 anni per definizione si è esperti nel vagliare l’autenticità di ciò che si incontra, e quindi per un educatore e una guida è forte l’appello a una fede autentica e insieme in grado di essere riconosciuta vera oggi». Così ci racconta Gabriele Cossovich, 27 anni, che abita a Casciago in provincia di Varese. Di professione fa l’educatore in oratorio e come impegno di volontariato è responsabile diocesano del “Cammino 18enni” dei giovani di Azione cattolica. Parliamo con lui del prossimo convegno diocesano “18enni di Ac” che si terrà domenica 20 gennaio. Il ritrovo sarà alle 10 in Centro diocesano (via S. Antonio 5, Milano) e il programma prevede una introduzione alla mattina, la Santa Messa, il pranzo in condivisione, e al pomeriggio un laboratorio e una testimonianza.
L’età dei 18 anni porta con sé molti “passaggi” per un giovane, la maggiore età, la scelta dell’università o della professione, la patente, passaggi che implicano molte scelte. Come insegnare a scegliere in un mondo che sembra offrire opportunità infinite?
In maniera consonante con quanto proposto dalla Diocesi, lo strumento di guida proposto dall’Ac è quello della “regola di vita”. Può sembrare quindi ardito proporre una regola a un diciottenne. Passa da qui però la possibilità di fare scelte grandi nella vita: un po’ come un atleta che per stare in forma deve darsi dei ritmi, deve allenarsi con costanza. Tutto il cammino dell’anno ruota tutto attorno al tema della “regola di vita”, che è la meta a cui cerchiamo di accompagnare i ragazzi.
Quali sono i passi concreti, i momenti dell’anno per affrontare questo tema?
Ciascun gruppo di diciottenni di Ac struttura un proprio percorso seguendo l’itinerario. A livello diocesano gli appuntamenti più importanti sono senza dubbio il convegno del 20 gennaio, che noi chiamiamo “Maxi-incontro diciottenni”, che vuole approfondire un tema significativo nell’ottica della stesura della “regola di vita”: quest’anno il tema è l’Eucarestia, colta nel suo gettar luce sulla dimensione economica della vita. Altre due tappe chiave sono gli esercizi spirituali di Quaresima, tre giorni che i ragazzi sono chiamati a dedicare alla preghiera e all’ascolto della Parola, e la settimana estiva a Santa Caterina, difficile da descrivere perché unica nel suo genere.
Come si svolgerà quest’anno il “Maxi-incontro diciottenni”?
Il tema sarà quello del dono. A Natale di regali ce ne siamo scambiati tanti, ma qual è il vero valore del dono? La mia vita è un dono? Come il dono di me rientra nelle mie scelte economiche? L’ottica del dono cosa c’entra con l’economia e con l’Eucarestia? Grandi interrogativi su cui i diciottenni si confronteranno con educatori, coetanei ed esperti.
Gabriele, da giovane e da educatore di giovani pensi che sia vero che non ci sono più i giovani di una volta?
Sì. I giovani di oggi vogliono vederci chiaro. Non si accontentano di fare le cose a metà, o le fanno alla grande, o non le fanno. Spesso i giovani vengono descritti come svogliati, incapaci di far sentire la propria voce, titubanti davanti alle scelte. Forse è perché non hanno trovato testimoni credibili di qualcosa per cui valga la pena giocarsi fino in fondo. Ma desiderano e si augurano di trovarne. Noi cerchiamo di fare la nostra parte come Azione cattolica»
Ricordiamo anche l’appuntamento dedicato ai ragazzi di 5ª Superiore sull’orientamento universitario e sul tema della scelta che si terrà a febbraio, le informazioni sono già disponibili sul sito www.azionecattolicamilano.it/maturandi.