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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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27 ottobre

A Expo le religioni pregano per la pace

Iniziativa promossa dal Forum milanese col contributo dell’Arcidiocesi. «Nello spirito di Assisi» e in una cornice francescana, un colloquio a più voci e una marcia per la pace lungo il decumano

di Rosangela VEGETTI

25 Ottobre 2015

I rappresentanti delle religioni che compongono il Forum delle religioni a Milano ricordano e rinnovano lo spirito del memorabile evento del 27 ottobre 1986 che vide i leader delle grandi religioni del mondo riuniti per la prima volta ad Assisi, città di san Francesco, a pregare insieme per la pace. Ora lo fanno in Expo, nella piena condivisione dei grandi temi che lo hanno connotato. Scopo dell’evento è riproporre l’impegno per l’attuazione degli obiettivi di sostenibilità ed equa ripartizione delle risorse, premesse indispensabili per la promozione della pace.

L’appuntamento è martedì 27 ottobre, alle 16.30, al Media Center, per spostarsi poi al Conference Center dalle 17 alle 19 per un colloquio a più voci sul tema «Le religioni cibo dell’anima». Ospitato dal Padiglione della Santa Sede, con il contributo dell’Arcidiocesi di Milano, il Forum delle religioni darà vita a una marcia per la pace lungo il decumano, a testimonianza del comune cammino e per coinvolgere e raccogliere tutti quanti vogliano condividerlo.

Le religioni (buddismo, induismo, islamismo, ebraismo e cristianesimo) sono cibo dello spirito, alimentano e permeano il mettersi in relazione dell’uomo: con Dio, con il creato, con il proprio lavoro, con gli altri uomini, con il proprio corpo. Ciascuna tradizione approfondisce un aspetto di questo mettersi in relazione, con l’aiuto di diversi codici espressivi, non solo parola quindi, ma anche danza, canto, musica, immagini.

Il programma prevede cinque principali interventi. «Uomo-Dio»: la tradizione induista, con la voce e la danza della monaca Svamini Shuddhananda Giri, che eseguirà una danza rituale. «Uomo-creato»: il tema è proposto da Rav Elia Richetti, rabbino nella comunità ebraica di Milano, attraverso la lettura/canto in ebraico del Salmo 8. «Uomo-lavoro» è illustrato attraverso l’arte di Van Gogh: il contenuto dei suoi dipinti, la sua storia, ciò a cui rimanda, ciò che vi leggiamo. Una sintonia francescana da illustrare, per spiegare come la religione rilegge il lavoro, grazie all’intervento di Giuseppe Platone, Pastore della Chiesa evangelica Valdese. «Uomo-uomini»: è la tradizione musulmana a fornire dei testi che vengono letti e commentati da Mouelhi Mohsen della Confraternita Jerrahi Halveti: Dio manda i profeti per salvare gli uomini; profeti come portatori di buona notizia, monito e salvezza. «Uomo-corpo»: con l’ausilio di immagini e parole dei sutra, la spiritualità legata al cibo espressa dai monaci buddhisti di diverse tradizioni a partire dagli insegnamenti di Buddha Shakyamuni è presentata da Elena Jigetsu Ciocca, Dojo Zen Higan. Il pensiero del Papa tratto dall’enciclica «Laudato si’», introdotto da monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale della diocesi ambrosiana, fa da cornice all’evento e cuce i passaggi da un intervento all’altro, mentre la lettura del «Cantico delle creature» di san Francesco corona un incontro che si propone di grande rilievo culturale e spirituale.