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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Anniversario

A 100 anni dalla nascita
Erba ricorda monsignor Pirovano

Il Vescovo missionario del Pime nacque il 22 febbraio 1915. Nel corso dell’anno ricorrerà anche il 60° della consacrazione episcopale. Un ricco programma di eventi e celebrazioni

16 Febbraio 2015

Fu tra i pionieri dell’evangelizzazione nell’Amazzonia brasiliana, poi Superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere e infine cappellano dei lebbrosi a Marituba, la colonia di hanseniani brasiliani visitata da Giovanni Paolo II. Ma prima ancora fece parte dei movimenti antifascisti a Milano (recluso a San Vittore, fu scarcerato per intervento del cardinale Schuster) e protagonista della liberazione di Erba, la sua città natale, dove mediò tra partigiani e nazifascisti evitando un sanguinoso scontro armato. Ora Erba, dove riposa nel cimitero maggiore dopo la morte avvenuta il 3 febbraio 1997, rende omaggio a monsignor Aristide Pirovano, sacerdote ambrosiano, missionario del Pime, vescovo di Adriani e prelato ordinario di Macapà, nel centenario della nascita che ricorre domenica 22 febbraio.

Nel pomeriggio, nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente, alle 16.30 è in programma un’elevazione spirituale in musica a cura del Corpo musicale “San Fermo” di Cesana Brianza; alle 18.30 sarà celebrata la Santa Messa, presieduta da don Giovanni Afker, parroco della Comunità pastorale Sant’Eufemia, e concelebrata da numerosi altri sacerdoti.

Nel 2015 si ricorda anche il sessantesimo anniversario della consacrazione episcopale di monsignor Pirovano, avvenuta il 13 novembre 1955 per mano dell’allora Arcivescovo di Milano monsignor Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, oggi Beato. In prossimità di questa seconda ricorrenza, domenica 15 novembre, alle 10, sempre in Santa Maria Nascente, una solenne celebrazione sarà presieduta da monsignor Mario Delpini, Vicario generale della Diocesi.

Il programma degli eventi in onore di padre Aristide – ideato dall’Associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano d’intesa con la Comunità pastorale e col patrocinio del Comune – è ricco e articolato, anche se non ancora definito nei particolari. «La memoria di persone illustri non è solo nostalgia, ma uno stimolo a seguirne le orme nel segno dell’impegno civile e cristiano – ha rilevato don Afker alla presentazione delle iniziative -. Padre Aristide, in particolare, ha saputo sempre prendere le parti dei più deboli, dei più poveri, dei più oppressi. In questo senso è un modello per tutti». «Un uomo grandissimo, che ha molto amato la sua città ed è stato riamato con eguale intensità – ha aggiunto il sindaco Marcella Tili -. Erba è onorata di avergli dato i natali e quest’anno lo ricorderà con grande affetto».

In calendario, tra l’altro, quattro serate di dibattito sulla vita e sulle opere di monsignor Pirovano, lavori realizzati dalle scuole primarie e secondarie per approfondire la conoscenza della sua figura e il corteo di solidarietà “Diamoci la mano per dare una mano”, esteso a tutte le associazioni missionarie erbesi. I gruppi di catechesi dell’oratorio centrale promuoveranno un’iniziativa quaresimale di carità a favore di Marituba. In occasione della festa patronale lo stesso oratorio organizzerà una fiaccolata da Verona (sede dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, a cui padre Aristide affidò la missione di Marituba) a Erba. Il gruppo teatrale della Casa della Gioventù sta allestendo uno spettacolo che andrà in scena a fine anno.

Un Comitato d’onore riunirà personalità rappresentative di diverse realtà: per la Diocesi ne fanno parte monsignor Delpini, il Vicario episcopale monsignor Piero Cresseri (erbese) e monsignor Ennio Apeciti, responsabile per le Cause dei Santi. Nelle celebrazioni, infine, si cercherà di coinvolgere, sia pure “a distanza”, anche Macapà e Marituba, le comunità nelle quali padre Aristide visse e operò.

Per il programma completo degli eventi: www.amicimonspirovano.it

In preghiera
dal Brasile

«Il suo scenario era il mondo, il suo ancoraggio Erba», dice di monsignor Pirovano Enrica Sangiorgio, presidente dell’associazione che porta il suo nome. È dei giorni scorsi un episodio toccante: «Sono stata contattata da Augusto Teixeira, un brasiliano che si trovava in Italia e che voleva venire a pregare sulla tomba di padre Aristide, conosciuto a Macapà e poi a Marituba. Ci siamo incontrati in cimitero ed è rimasto per un’ora davanti alla tomba, pregando in ginocchio, conversando con me e scattando fotografie. Era estremamente commosso e ha manifestato per padre Aristide un’autentica venerazione».