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Besozzo

Le presenza delle suore, una ricchezza spirituale

Vivono e operano nei paesi del decanato ben 212 religiose, alcune sono straniere e altre missionarie. In ogni caso, danno un contributo molto importante alla vita pastorale

31 Maggio 2010

Uno degli aspetti più caratterizzanti la realtà ecclesiale del decanato di Besozzo è la formidabile presenza di comunità religiose. In questa porzione di Chiesa, infatti, vivono e operano ben 212 suore. «Si tratta di una presenza che rappresenta una grande ricchezza spirituale per il nostro decanato – commenta don Sergio Vegetti -, spesa soprattutto sul versante dell’educazione, delle case di spiritualità e delle case di riposo».
In località estremamente gradevoli dal punto di vista paesaggistico sono situati i due importanti centri di spiritualità, dove si tengono corsi di esercizi spirituali, ritiri e incontri di gruppi di preghiera: la Domus Pacis et Vitae, di Leggiuno, gestita dalle suore di Maria Santissima Consolatrice, e la Casa Gesù Bambino di Cerro di Laveno, delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù.
Altrettanto significativa è la presenza delle suore nelle scuole materne di molti paesi della zona e poi nelle due grandi realtà educative e scolastiche. A Besozzo le Suore della Carità di Santa Croce gestiscono l’Istituto Rosetum, dove ci sono tutti gli ordini di scuola, dalle scuole primarie fino al liceo linguistico: una presenza molto importante, sempre al massimo della sua capienza. A Laveno, sempre le suore Piccole Figlie del Sacro Cuore gestiscono la scuola materna ed elementare, oltre ad occuparsi dell’altro importante aspetto della presenza delle religiose e cioè la pastorale sanitaria, con il servizio nelle case di riposo, nella Menotti Bassani, in particolare.
Ad occuparsi delle persone anziane sono anche altre famiglie di religiose, come le suore di Maria Consolatrice che a Leggiuno hanno aperto l’Istituto San Giuseppe, dove oltre ai bambini della scuola elementare vengono curate anche le suore anziane. A Besozzo, invece, le suore di Santa Croce hanno la casa di riposo Ronzoni e, presso la casa provinciale, lo spazio dedicato alle persone consacrate a riposo.
In diverse realtà parrocchiali poi, le stesse religiose dei diversi istituti si rendono disponibili per una collaborazione alla normale vita pastorale, nell’ambito dei percorsi dell’iniziazione cristiana oppure dell’animazione dell’oratorio o delle attività per i più giovani.
Vivacissima dal punto di vista dell’animazione missionaria e anche del servizio alla pastorale parrocchiale è poi la realtà delle suore di Bardello, le Missionarie di Nostra Signora degli apostoli. Da qui si parte e si torna dall’Africa, facendo conoscere e amare al territorio la Chiesa del continente nero, con un entusiasmo e una passione che richiamano "il fuoco" apostolico.
Ma il decanato di Besozzo parla internazionale anche per l’arrivo di ben quattro comunità di suore straniere, che da qualche tempo sono entrate a far parte del tessuto ecclesiale del Varesotto. Sono soprattutto religiose di origine indiana e filippina, arrivate a dare man forte alle nostre suore nelle scuole materne e nelle case di riposo, dove si avverte maggiormente l’effetto del calo delle vocazioni. (M.T.A.) Uno degli aspetti più caratterizzanti la realtà ecclesiale del decanato di Besozzo è la formidabile presenza di comunità religiose. In questa porzione di Chiesa, infatti, vivono e operano ben 212 suore. «Si tratta di una presenza che rappresenta una grande ricchezza spirituale per il nostro decanato – commenta don Sergio Vegetti -, spesa soprattutto sul versante dell’educazione, delle case di spiritualità e delle case di riposo».In località estremamente gradevoli dal punto di vista paesaggistico sono situati i due importanti centri di spiritualità, dove si tengono corsi di esercizi spirituali, ritiri e incontri di gruppi di preghiera: la Domus Pacis et Vitae, di Leggiuno, gestita dalle suore di Maria Santissima Consolatrice, e la Casa Gesù Bambino di Cerro di Laveno, delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù.Altrettanto significativa è la presenza delle suore nelle scuole materne di molti paesi della zona e poi nelle due grandi realtà educative e scolastiche. A Besozzo le Suore della Carità di Santa Croce gestiscono l’Istituto Rosetum, dove ci sono tutti gli ordini di scuola, dalle scuole primarie fino al liceo linguistico: una presenza molto importante, sempre al massimo della sua capienza. A Laveno, sempre le suore Piccole Figlie del Sacro Cuore gestiscono la scuola materna ed elementare, oltre ad occuparsi dell’altro importante aspetto della presenza delle religiose e cioè la pastorale sanitaria, con il servizio nelle case di riposo, nella Menotti Bassani, in particolare.Ad occuparsi delle persone anziane sono anche altre famiglie di religiose, come le suore di Maria Consolatrice che a Leggiuno hanno aperto l’Istituto San Giuseppe, dove oltre ai bambini della scuola elementare vengono curate anche le suore anziane. A Besozzo, invece, le suore di Santa Croce hanno la casa di riposo Ronzoni e, presso la casa provinciale, lo spazio dedicato alle persone consacrate a riposo.In diverse realtà parrocchiali poi, le stesse religiose dei diversi istituti si rendono disponibili per una collaborazione alla normale vita pastorale, nell’ambito dei percorsi dell’iniziazione cristiana oppure dell’animazione dell’oratorio o delle attività per i più giovani.Vivacissima dal punto di vista dell’animazione missionaria e anche del servizio alla pastorale parrocchiale è poi la realtà delle suore di Bardello, le Missionarie di Nostra Signora degli apostoli. Da qui si parte e si torna dall’Africa, facendo conoscere e amare al territorio la Chiesa del continente nero, con un entusiasmo e una passione che richiamano "il fuoco" apostolico.Ma il decanato di Besozzo parla internazionale anche per l’arrivo di ben quattro comunità di suore straniere, che da qualche tempo sono entrate a far parte del tessuto ecclesiale del Varesotto. Sono soprattutto religiose di origine indiana e filippina, arrivate a dare man forte alle nostre suore nelle scuole materne e nelle case di riposo, dove si avverte maggiormente l’effetto del calo delle vocazioni. (M.T.A.)