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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Dichiarazione

Il cardinale Martini e il celibato dei sacerdoti

L'Arcivescovo emerito di Milano è rimasto sorpreso dalle espressioni attribuitegli da alcuni organi di stampa e precisa il suo pensiero

di Carlo Maria card. MARTINI Arcivescovo emerito di Milano Redazione

29 Marzo 2010

Alcuni organi di stampa hanno riportato il contenuto di un mio intervento pubblicato dal settimanale tedesco Presse am Sonntag. In esso avrei dichiarato che, tra le strade da perseguire per evitare in futuro nuovi casi di violenza e abusi a sfondo sessuale, ci sarebbe la seguente: «Il celibato obbligatorio come forma di vita dei preti dovrebbe essere ripensato».
Il settimanale tedesco non ha interloquito con me direttamente; ha piuttosto ripreso una mia lettera ai giovani austriaci. Ma il testo di tale lettera da me approvato diceva: «Occorrerebbe ripensare alla forma di vita del prete», intendendo così sottolineare l’importanza di promuovere forme di maggiore comunione di vita e di fraternità tra i preti, affinché siano evitate il più possibile situazioni di solitudine anche interiore.
Sono pertanto rimasto molto sorpreso nel vedermi attribuita una espressione che non corrisponde al mio pensiero. Anzi, ritengo sia una forzatura coniugare l’obbligo del celibato per i preti con gli scandali di violenza e abusi a sfondo sessuale. Alcuni organi di stampa hanno riportato il contenuto di un mio intervento pubblicato dal settimanale tedesco Presse am Sonntag. In esso avrei dichiarato che, tra le strade da perseguire per evitare in futuro nuovi casi di violenza e abusi a sfondo sessuale, ci sarebbe la seguente: «Il celibato obbligatorio come forma di vita dei preti dovrebbe essere ripensato».Il settimanale tedesco non ha interloquito con me direttamente; ha piuttosto ripreso una mia lettera ai giovani austriaci. Ma il testo di tale lettera da me approvato diceva: «Occorrerebbe ripensare alla forma di vita del prete», intendendo così sottolineare l’importanza di promuovere forme di maggiore comunione di vita e di fraternità tra i preti, affinché siano evitate il più possibile situazioni di solitudine anche interiore.Sono pertanto rimasto molto sorpreso nel vedermi attribuita una espressione che non corrisponde al mio pensiero. Anzi, ritengo sia una forzatura coniugare l’obbligo del celibato per i preti con gli scandali di violenza e abusi a sfondo sessuale.