Sirio 26-29 marzo 2024
Share

Esperienza di S. Vittore Olona

“Una casa per Pollicino”

L'associazione, fondata 10 anni dal gruppo di spiritualità familiare della parrocchia, svolge attività di solidarietà creando una rete di mutuo aiuto. Un invito lanciato anche dall'Arcivescovo nel Percorso pastorale di quest'anno

Luisa BOVE Redazione

28 Gennaio 2009

Non è un’esperienza nata a tavolino quella di San Vittore Olona, ma dal bisogno di giovani coppie «di condividere la nostra esperienza familiare nella gioia e soprattutto nelle difficoltà», dice Alberto Fedeli, presidente della onlus “Una casa per Pollicino” (www.pollicino.org). Dal gruppo di spiritualità familiare della parrocchia è nata infatti un’associazione che da 10 anni svolge attività di solidarietà familiare sul territorio, non solo a San Vittore, ma anche nei comuni limitrofi di Cerro Maggiore, Canegrate, Legnano.

«Dall’intuizione iniziale abbiamo capito che era utile non vivere la nostra esperienza chiusi in casa – racconta Fedeli – perché i problemi si ingigantiscono, ma di creare una buona “prassi di cortile” scambiandoci gesti di mutuo aiuto, dai più semplici ai più impegnativi». Dall’andare a prendere il bambino a scuola di una mamma che non può, all’aiutare il ragazzino straniero a fare i compiti, fino a sostenere ragazze madri, persone separate, a volte anche padri con figli e seri problemi di lavoro. «Non offriamo interventi specialistici – assicura il presidente -, perché siamo semplici famiglie che aiutano altre famiglie. Questo protagonismo familiare è molto coerente con i tre anni di Percorso pastorale, soprattutto quello attuale». Non è un’esperienza nata a tavolino quella di San Vittore Olona, ma dal bisogno di giovani coppie «di condividere la nostra esperienza familiare nella gioia e soprattutto nelle difficoltà», dice Alberto Fedeli, presidente della onlus “Una casa per Pollicino” (www.pollicino.org). Dal gruppo di spiritualità familiare della parrocchia è nata infatti un’associazione che da 10 anni svolge attività di solidarietà familiare sul territorio, non solo a San Vittore, ma anche nei comuni limitrofi di Cerro Maggiore, Canegrate, Legnano.«Dall’intuizione iniziale abbiamo capito che era utile non vivere la nostra esperienza chiusi in casa – racconta Fedeli – perché i problemi si ingigantiscono, ma di creare una buona “prassi di cortile” scambiandoci gesti di mutuo aiuto, dai più semplici ai più impegnativi». Dall’andare a prendere il bambino a scuola di una mamma che non può, all’aiutare il ragazzino straniero a fare i compiti, fino a sostenere ragazze madri, persone separate, a volte anche padri con figli e seri problemi di lavoro. «Non offriamo interventi specialistici – assicura il presidente -, perché siamo semplici famiglie che aiutano altre famiglie. Questo protagonismo familiare è molto coerente con i tre anni di Percorso pastorale, soprattutto quello attuale».