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Verso Cracovia

Sulla Giornata mondiale della Gioventù l’incognita-Schengen

Già mezzo milione di iscritti alla Gmg 2016. Ma la pressione dei migranti alle frontiere potrebbe avere ripercussioni nel rilascio dei visti di ingresso in Polonia

di Daniele ROCCHI

2 Febbraio 2016

Hanno superato la soglia del mezzo milione le iscrizioni alla Giornata mondiale della gioventù (Gmg) di Cracovia (25-31 luglio 2016). «Per la precisione sono oltre 560 mila i giovani da 158 Paesi che fino ad oggi hanno inviato la loro adesione. Numeri che cresceranno nei prossimi mesi», come conferma don Grzegorz Suchodolski, direttore dell’Ufficio nazionale della Gmg della città polacca che pure non nega qualche preoccupazione per quanto sta accadendo in questi giorni in Europa. La pressione alle frontiere dei migranti sta mettendo in discussione il trattato di Schengen per la libera circolazione delle persone, cui aderiscono 26 Paesi. Austria, Germania, Svezia, Norvegia, Francia, Danimarca sono tornate a chiedere i documenti a chi vuole entrare nel loro territorio, mentre la Commissione europea sta studiando il da farsi dopo che una larga maggioranza degli Stati membri dell’Ue ha chiesto di prolungare fino a due anni i controlli alle frontiere interne dello spazio Schengen. La Polonia, per bocca del suo ministro degli interni, Mariusz Blaszczak, ha detto che porrà il veto a qualsiasi nuovo piano Ue che obblighi gli Stati membri ad accettare quote di migranti.

Il perdurare di questa situazione rischia adesso di complicare le cose anche per quei giovani – e sono tanti – che intendono partecipare alla Gmg ma che provengono da Paesi fuori dell’area Schengen e che dovranno per questo richiedere il visto di ingresso per la Polonia.

Per evitare ogni problema il Comitato organizzatore locale (Col) della Gmg e il Ministero degli esteri polacco stanno «fattivamente collaborando» come conferma lo stesso don Suchodolski, per «il rilascio dei visti». «Il nostro Governo – spiega il sacerdote – ha deciso che il visto sarà rilasciato gratuitamente. Non sarà necessario pertanto pagare i 60 euro dovuti. Sarà valido per tutta la zona Schengen e non solo per la Polonia». Poco o nulla si potrà fare, invece, per superare gli ostacoli posti da una normativa in vigore nei Paesi della zona Schengen che stabilisce, come sottolinea don Suchodolski, che «il richiedente che introduce la domanda di visto per la prima volta si presenti di persona ai consolati e ambasciate polacche dove gli verranno rilevati i suoi identificatori biometrici: una fotografia e le impronte delle dieci dita».

Per quei Paesi che non hanno una rappresentanza diplomatica polacca al loro interno, la Polonia ha disposto l’invio di funzionari con macchinari ad hoc per rilevare sul posto i dati biometrici dei richiedenti. In alternativa i giovani potranno fare analoga richiesta a consolati e ambasciate di nazioni dell’area Schengen presenti nel loro Paese. I tempi di attesa, secondo fonti del Ministero degli esteri sono di due settimane. La stessa normativa, aggiunge il direttore dell’Ufficio nazionale della Gmg, «prevede inoltre che la richiesta di rilascio può essere inoltrata solo tre mesi prima dell’ingresso. Quindi coloro che vorranno venire in Polonia a luglio per la Gmg possono chiedere il visto a partire da aprile. Per questo molti giovani sapranno solo nell’imminenza dell’evento se lo avranno ottenuto o meno. Per favorirne il rilascio, come Comitato organizzatore della Gmg, abbiamo redatto una lettera di raccomandazione che verrà generata direttamente dal sistema di registrazione al momento dell’iscrizione alla Giornata. La lettera funge da invito del Comitato della Gmg di Cracovia che si impegna a garantire al giovane che si iscrive vitto, alloggio e copertura sanitaria di 30mila euro come richiesto dalla legge vigente. Questa lettera dovrà essere presentata alle autorità competenti insieme al modulo di richiesta del visto».

Giovani in visita ad Auschwitz

L’impegno del Col di Cracovia non si esaurisce solo nella questione dei visti. Di pari passo con le iscrizioni salgono anche le prenotazioni, da parte dei partecipanti alla Gmg, per la visita ad Auschwitz, che si trova in Polonia nel territorio della Diocesi di Bielsko confinante con quella di Cracovia. È una delle mete proposte ai giovani dal Comitato organizzatore della Gmg polacca, non tanto come un luogo da visitare quanto soprattutto per interrogarsi su come tutto ciò sia potuto accadere. Si prevede che saranno oltre 560mila i giovani che ci andranno durante i giorni della Gmg. «Il Col e la direzione del museo di Auschwitz – spiega don Suchodolski – hanno disposto l’apertura dal 18 luglio al 3 agosto per i gruppi di giovani iscritti alla Gmg. All’inizio la direzione del museo aveva previsto 11 mila ingressi al giorno suddivisi nelle 11 ore di visite giornaliere. Per venire incontro alle richieste il museo ha portato fino a 3000 gli ingressi per ogni ora, dunque avremo 33 mila visite al giorno». Per richiedere la visita, che avverrà con l’aiuto di una guida, basta compilare il modulo sull’apposito sito: http://mlodzi.duszpasterstwa.bielsko.pl/auschwitz/.

Il Col prevede di allestire nelle vicinanze del campo di Auschwitz una tenda di preghiera animata dalla comunità di Taizé.

Mentre sale l’attesa, si fanno sempre più insistenti le voci che vorrebbero papa Francesco in visita ad Auschwitz durante la Gmg, oltre che al santuario mariano di Jasna Góra a Częstochowa.