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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Emergenza

«Più giocatori patologici tra indebitati a rischio usura»

Il presidente della Fondazione San Bernardino, Luciano Gualzetti, lancia l’allarme dopo il nuovo record che i giochi d’azzardo hanno registrato a fine anno soprattutto in Lombardia: nel 2011 spesi 76,2 miliardi (+ 23,9%), in media oltre mille euro a persona

9 Gennaio 2012

«La febbre da gioco sempre più diffusa tra gli italiani e, in particolare, tra i cittadini lombardi ci inquieta, perché aumentando i giocatori responsabili, non solo cresce il numero dei giocatori patologici, che sull’altare della Dea Bendata, sacrificano risparmi, matrimoni, relazioni affettive, ma si allarga anche la quota degli indebitati che sperano nel colpo vincente per uscire dai guai e aggravano così la loro situazione». A sostenerlo è Luciano Gualzetti, presidente della Fondazione San Bernardino, commentando i dati diffusi da Agicos.

Secondo le stime dell’agenzia specializzata in giochi d’azzardo, il bilancio del 2011 si è chiuso con una raccolta complessiva di 76,2 miliardi, superiore del 23,9% rispetto all’anno precedente (61,5 miliardi giocati). Prima di Capodanno gli italiani avranno speso in media oltre mille euro tra scommesse, concorsi e giochi on line, una media molto alta che pone l’Italia fra i Paesi al mondo dove il gioco assorbe più risorse. Il fenomeno, inoltre, è particolarmente radicato in Lombardia. Nel 2011, infatti, è Milano la città in cui si è giocato di più con una raccolta pari a 5,6 miliardi di euro, seguita da Roma e Napoli. E Pavia è la capitale italiana degli scommettitori con una spesa pro capite che nella provincia arriva poco sotto i 2.900 euro, oltre il doppio della media italiana.

«Stante questa situazione, non stupisce la recrudescenza di fenomeni patologici legati al gioco d’azzardo, ma anche la pratica di chi si affida alla Fortuna nell’illusione di ripianare i propri debiti, finendo invece per aggravarli», commenta Gualzetti. Tra il 2007 e il 2011 la Fondazione San Bernardino ha incontrato oltre 1.500 persone. Le situazioni d’indebitamento riscontrate sono dovute per il 40% a spese o voluttuarie o eccessive rispetto al reddito, per il 30% alla perdita o alla riduzione del lavoro, per il 15% al sopraggiungere di malattie. Ma esiste anche un 15% che non è più riuscito a far quadrare i conti proprio a causa del gioco d’azzardo.

«Tendenza tra l’altro che abbiamo visto crescere proprio negli ultimi anni. Secondo i nostri operatori solo nel volgere degli ultimi 12 mesi c’è stato un incremento del 50% degli indebitati a causa del gioco», conclude il presidente della Fondazione San Bernardino. La Fondazione San Bernardino Onlus è nata nel 2004 per volontà dei vescovi lombardi allo scopo di aiutare le famiglie indebitate e prevenire il rischio dell’usura. Opera su tutto il territorio regionale attraverso la rete delle Caritas diocesane e dei centri di ascolto che garantiscono una presenza capillare in ciascuna delle province lombarde.

Per una cultura di "debito responsabile"

La Fondazione San Bernardino Onlus persegue finalità di solidarietà sociale, operando nel campo dell’assistenza sociale e della beneficenza. Ha quindi lo scopo di assistere e sostenere chiunque sia in stato di bisogno, in particolare nelle situazioni di indebitamento, per prevenire il ricorso all’usura. A questo fine intende sviluppare un’azione preventiva ed educativa per creare una cultura di “debito responsabile” attraverso convegni, gruppi di studio e di ricerca, dibattiti e conferenze affinché le persone siano portate a riflettere e ad agire responsabilmente rispetto alla necessità di ricorrere alle varie forme di finanziamento.

Inoltre, propone forme di sostegno, sotto forma di consulenza e di accompagnamento, per la definizione della situazione debitoria; fornisce, in determinati casi accuratamente vagliati dagli organi preposti, idonee garanzie alle banche convenzionate, così da permettere ai soggetti in difficoltà di accedere al credito bancario. I criteri di valutazione si basano sulla capacità di restituzione del prestito stesso; sulla possibilità di corredare la situazione debitoria con documenti relativi a fatture, affitti, utenze, ecc.: sulla ragionevole certezza che l’aiuto prestato dalla Fondazione San Bernardino Onlus possa risolvere la situazione di difficoltà venutasi a creare; offri prestiti di microcredito al fine di evitare un ulteriore indebitamento.

È possibile contribuire a sostenere le attività della Fondazione San Bernardino Onlus con un versamento sul conto corrente postale numero 000000122290; oppure con un bonifico bancario a Banca Etica conto IBAN IT93 P05018 01600 000000122290. Tutte le donazioni sono fiscalmente detraibili.

Ecco dove rivolgersi per sfuggire ai “cravattari”

Ecco tutti gli uffici della Fondazione San Bernardino nel territorio della Diocesi di Milano.
La sede legale e operativa è in piazza Borromeo 6, 20123 Milano; tel. 02.87395532-33; fax 02.99987148; lunedì-venerdì 9- 13 e 14-17.30; info@fondazionesanbernardino.it
Milano. Caritas ambrosiana-Siloe, via Santa Sofia 11, 20122 Milano. Tel. 02.58431212, lunedì-giovedì 9-13 e 14-18; venerdì 9-13 e 14-16.
Lecco. Centro di ascolto S. Nicolò Caritas decanale Lecco, via S. Nicolò 7, 23900 Lecco. Tel. 0341.363473, lunedì-mercoledì e venerdì 15-17.
Legnano. Centro di ascolto parrocchiale "San Magno", piazza San Magno 10, 20025 Legnano. Tel. 0331.592140.
Melzo. Centro di ascolto decanale Melzo, via San Rocco, 20066 Melzo. Tel. 02.95732065.
Monza. Centro di ascolto decanale Caritas Monza, largo Esterle 2, 20900 Monza. Tel. 039.2328753 lunedì-mercoledì-giovedì 10-12; martedì-venerdì 15.30 - 17.30.
Paderno Dugnano. Centro di ascolto cittadino “Il Veliero”, via Fante d’Italia 10, 20037 Paderno Dugnano. Tel.02.9102209.
Rho. Centro di ascolto parrocchiale “San Pietro”, via Gorizia 27/29, 20017 Rho. Tel. 02.9301767.
Sesto San Giovanni. Centro di ascolto parrocchiale “San Giuseppe”, via XX Settembre 76, 20099 Sesto San Giovanni. Tel. 02.22474322.
Trezzano sul Naviglio. Centro di ascolto parrocchiale “Sant’Ambrogio”, via San Cristoforo 74, 20090 Trezzano sul Naviglio. Tel. 334.3395476.
Varese. Centro di ascolto decanale Caritas Varesina, piazza Canonica 10, 21100 Varese. Tel. 0332.289692, lunedì-mercoledì e venerdì 9.30-11.30; 15-17.
Vimercate. Centro di ascolto interparrocchiale Vimercate, via Mazzini 35, 20871 Vimercate. Tel. 039.6612179.