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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Emergenza

Inondazione in Camerun, il Pime chiede aiuto ai milanesi

Sono 9500 le persone rimaste senza tetto nella Diocesi di Yagoua, e il numero è destinato ad aumentare. L’appello di fratel Fabio Mussi

12 Novembre 2019

Non c’è pace per il Camerun, tormentato da cinque anni dal gruppo terroristico Boko Haram. Ora la Diocesi di Yagoua – che si sta risollevando dalla recente emergenza profughi, che ha visto coinvolte 40 mila persone – è stata colpita da una forte inondazione con conseguenze devastanti.

L’appello giunge da fratel Fabio Mussi, missionario del Pime in Camerun, direttore della Caritas di Yagoua. «I più colpiti sono i villaggi di Zina e Kai Kai – ha raccontato a fratel Mussi padre George, parroco a Kai Kai, una delle zone più critiche -. L’acqua continua a salire e ha allagato molti quartieri, obbligando la gente a rifugiarsi in zone più elevate, ma meno sicure. Attualmente sono oltre 9.500 le persone che hanno dovuto abbandonare le loro case e che dormono all’addiaccio. E questo numero è destinato ad aumentare giorno dopo giorno. Anche la nostra scuola è invasa dalle acque. Ieri l’acqua nelle aule scolastiche era a 30 cm, oggi è già a 70 cm. Con i genitori dei bambini abbiamo deciso di spostare i banchi e la scuola nei locali della parrocchia, in modo da continuare i corsi. Dateci una mano, perché molte famiglie hanno perso anche il loro raccolto di cereali».

Fratel Mussi elenca i quattro ambiti di intervento più urgenti:
Acqua potabile e salute: circa il 70% dei pozzi e delle perforazioni per acqua potabile è fuori uso. La conseguenza è il rischio dell’aumento delle malattie di origine idrica. Servono medicinali specifici e occorre scavare tre nuove perforazioni.
Situazione igienica: in molte catastrofi naturali la disponibilità di “latrine di urgenza” è spesso sottovalutata e comporta conseguenze sanitarie molto gravi. Padre George ne chiede almeno quattro.
Cibo: molte famiglie hanno perso completamente i loro raccolti (questo è proprio il periodo del raccolto della stagione agricola: mais, miglio, sorgo) e possono contare solo sul rimanente del raccolto dello scorso anno. Ben presto tutto sarà consumato e, se non ci saranno interventi correttivi, ci saranno fame e malattie e le persone più deboli purtroppo moriranno. Occorre un primo carico di 50 sacchi di miglio e mais per assicurare almeno un pasto giornaliero a tutti.
Scuola: l’edificio della scuola elementare, che ospita oltre 250 ragazzi, è inondata da oltre 70 cm di acqua. Servono sei lavagne portatili; lo stipendio ai sei insegnanti; il ripristino dell’edificio.

Purtroppo sono segnalate inondazioni anche nei Paesi limitrofi al Camerun (Repubblica Centrafricana e Congo) e quindi gli esperti dicono che i tempi per un assorbimento di questa massa d’acqua saranno lunghi.

Modalità di donazione: Bonifico bancario intestato a “Fondazione PIME Onlus”: IBAN IT 11 W 05216 01630 000000005733 BIC: BPCVIT2S oppure su www.pimemilano.com > DONA ORA (Donazioni online); www.pimemilano.com -> Aiutaci -> Modalità di versamento (Banca e Posta). Causale: “s121 – Emergenza inondazione estremo Nord del Camerun”