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Safer Internet Day

Fondazione Carolina lancia campagna contro il cyberbullismo

Nel mese della Sicurezza in Rete un invito ad adulti e ragazzi a cambiare la foto del profilo di whatsapp e dei social network con l’immagine del messaggio di Carolina: «Le parole fanno più male delle botte»

11 Febbraio 2020

Per aderire alla Giornata internazionale per la sicurezza in Rete (11 febbraio), quest’anno Fondazione Carolina propone agli adulti e ai ragazzi di cambiare la foto profilo su whatsapp e sui social con il messaggio di Carolina Picchio: «Le parole fanno più male delle botte». Un modo semplice, ma diretto, per ricordare la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo, icona della battaglia per il rispetto e il benessere dei minori sul web.

«Questa semplice frase è diventata negli anni il simbolo della lotta ai bullismi – osserva Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina -. Adottarla nella settimana del Safer Internet Day significa contribuire alla fondamentale azione di sensibilizzazione e informazione che stiamo portando avanti con passione da oltre 2 anni». «Il messaggio di mia figlia rappresenta un monito per le nuove generazioni – ricorda Paolo Picchio, padre di Carolina – che rivedono in lei tutta la bellezza, la gioia e la vitalità che oggi possiamo spezzare con un semplice click».

Dal 10 al 16 febbraio, quindi, tutti sono invitati a sostituire la propria immagine di profilo sui social e su whatsapp con quella scaricabile a questo link e sui canali della Fondazione. L’immagine, nei vari formati disponibili, può essere condivisa anche su tutti i social aggiungendo gli hashtag ufficiali della campagna 2020: #SID2020 #CAROLINA #ALTOPROFILO.

La campagna di Fondazione Carolina prevede anche una call to action (#BANDIERABLU) rivolta alle Scuole primarie e alle secondarie di primo grado. Da sempre la bandiera porta con sé l’idea di un gruppo di persone unite dallo stesso scopo o dal medesimo destino. È un potente veicolo di emozioni che suscita un sentimento di comune appartenenza. Ogni classe è invitata a realizzarne una appositamente per la settimana del Safer Internet.

La Fondazione

A Carolina Picchio è dedicata la prima legge in Europa sul cyberbullismo, approvata all’unanimità il 17 maggio 2017 ed entrata in vigore un anno più tardi (giugno 2018).

A fronte del dramma di Carolina Picchio si è dibattuto il primo processo in Europa in materia di cyberbullismo, capace di stabilire inequivocabilmente una correlazione tra determinate condotte, alcune delle quali criminali, e il fenomeno. Il dibattimento, conclusosi nel dicembre 2018, ha determinato con chiarezza che il bullismo, anche nella sua accezione digitale, non può essere derubricato a semplice ragazzata.

L’azione di Fondazione Carolina Onlus poggia su tre pilastri: prevenzione (formazione e sensibilizzazione), ricerca (studio e monitoraggio dei nuovi fenomeni), supporto (team interdiscliplinare per interventi di prossimità, anche in presenza, per casi gravi di cyberbullismo e deviante dei minori). L’équipe abbraccia competenze in ambito educativo, psicologico, legale e comunicativo. Quando necessario si interfaccia con le forze dell’ordine e il sistema sanitario nazionale.

Le azioni della Fondazione passano anche da una app di sicurezza partecipata, con servizi differenziati e prestazioni attivabili direttamente dagli smartphone dei referenti che ne fanno richiesta.

Ecco i numeri di Fondazione Carolina per l’anno scolastico 2018/2019: 125 scuole raggiunte, 679 classi incontrate, 4.074 ore di formazione con ragazzi, 30.831 ragazzi formati, 6.455 genitori sensibilizzati, 3621 docenti aggiornati.

Due ricerche

In occasione della Giornata sulla Sicurezza in Rete Save the Children diffonde i risultati dell’indagine “Dai Like alle Piazze”, per approfondire le forme di attivismo degli adolescenti, dalla quale risulta che il 67% degli adolescenti interpellati segue attraverso la rete cause sociali, soprattutto la difesa dell’ambiente, e la metà passa anche ad azioni reali di cittadinanza attiva. L’Organizzazione lancia inoltre la piattaforma digitale Change the Future: 260 ragazzi e ragazze di tutta Italia e 30 associazioni e gruppi informali insieme per promuovere la partecipazione civica di giovani e adolescenti 

Sempre in occasione della Giornata, Terre des Hommes e ScuolaZoo diffondono i dati dell'Osservatorio Indifesa, un'indagine che ha raccolto le opinioni di 8 mila ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di tutta Italia su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere, bullismo, cyberbullismo e sexting. Si tratta di una fotografia allarmante: più di 4 ragazzi su 10 hanno dichiarato di aver subìto atti di bullismo; 6 su 10 hanno assistito a fenomeni di violenza in rete e non; il cyberbullismo fa paura a quasi il 40% degli intervistati. Ma sono gli stessi adolescenti ad ammettere di non essere stati solo vittime di fenomeni di bullismo e/o cyberbullismo: un ragazzo su 10, infatti, ha dichiarato di essere stato anche "carnefice”. Eppure, anche nei fenomeni di bullismo e cyberbullismo ci sono differenze di genere e le ragazze sono le più colpite in rete.