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Milano

«Crazy Week», si parla (anche) di disforia di genere

Dal 25 al 31 maggio la settimana di eventi promossa dall’associazione iSemprevivi affronterà tematiche importanti e delicate, come quella del convegno che sabato 25 aprirà il programma al Cinema Teatro Wagner

di Stefania CECCHETTI

22 Maggio 2024

Sarà un convegno molto particolare quello che sabato 25 maggio aprirà la Crazy Week, promossa a Milano dall’associazione iSemprevivi legata alla parrocchia di San Pietro in Sala. Si parlerà infatti di un argomento delicato, la disforia di genere. Interverranno la giornalista Marina Terragni, l’endocrinologa Stefania Bonadonna, la psicoterapeuta Elisa Cesaratto, il teologo Stefano Cucchetti e la psichiatra Anna Caterina Omboni, moderati dal giornalista di Avvenire Francesco Ognibene (appuntamento dalle 9 alle 13 presso il Cinema Teatro Wagner, piazza Wagner 2).

«Ci rendiamo conto che si tratta di una situazione di grandissima sofferenza e smarrimento che vivono diversi ragazzi – spiega don Domenico Storri, fondatore de i Semprevivi e parroco di San Pietro in Sala -. L’abbiamo constatato, nel nostro piccolo, anche nel Centro diurno adolescenti “Il sorriso di Lollo” de i Semprevivi. Volevamo accostarci a questo argomento delicato cercando di offrire gli strumenti per capirne un po’ di più. È un tema difficile da affrontare perché chiama in causa tematiche cliniche, psicologiche, etiche. Abbiamo coinvolto diversi professionisti, che vivono quotidianamente queste questioni nella loro professione. Voci differenti in un’ottica di confronto».

La Crazy Week, nata per proporre uno spazio di riflessione alla cittadinanza sul disagio mentale, giunge quest’anno alla terza edizione con il titolo «Una comunità che cura… una cura per la comunità», molto emblematico secondo don Storri: «Noi pensiamo che la parrocchia e l’associazione iSemprevivi siano davvero una comunità che cura. Ne abbiamo conferma tutti i giorni, dalle esperienze positive dei nostri ragazzi. Per esempio quelli che stati assunti dalla nostra Cooperativa di lavoro “La luce di Carlotta” (che gestisce il Bar gelateria “Attimi”, ex bar dell’oratorio di San Pietro in Sala, oggi vero e proprio punto di incontro per il quartiere, ndr) e che si stanno dimostrando davvero all’altezza del lavoro, nonostante il disagio psichico. Non solo: ieri un educatore mi diceva che una delle ragazze che seguiamo è stata ammessa alla maturità. La settimana scorsa un ragazzo che vive nei nostri appartamenti di housing sociale si è laureato in Lettere moderne. E potrei continuare. Ma una comunità che cura non basta se la comunità poi non è capace di dialogare con ciò che c’è fuori, di accogliere, di togliere gli stigmi, di essere inclusiva. Occorre quindi che ci siano anche messaggi di speranza che siano una cura per la comunità. È quello che vogliamo fare con la Crazy Week».

Il programma è fittissimo. Dal 25 al 31 maggio, in piazza Wagner, ci saranno momenti di discussione che affronteranno tematiche importanti – dalla disforia di genere, appunto, alla responsabilità sociale di impresa -, con ospiti tra cui Liliana Segre, la giornalista Daria Bignardi, l’attore Nicola Savino, Giovanni Caccamo e Alessandro Profumo. Non mancheranno momenti più informali, come workshop sull’inclusione con giovani studenti e artisti di strada, attività sportive, spettacoli teatrali e concerti. Il debutto sarà un momento molto coinvolgente, un’occasione anche per uscire dai confini del quartiere: sabato 25 maggio, alle 21.15, la Crazy Week animerà l’Arco della Pace con un concerto d’orchestra popolare della «Notte della Taranta» a cui parteciperà come ospite Nicoletta Manni, nuova étoile del Teatro alla Scala.